Anime e Manga

Yashahime: Pricess Half-Demon, la recensione

Published

on

Chi non è cresciuto guardando quel capolavoro di Rumiko Takahashi che è Inuyasha? In molti lo ricorderanno con un certa nostalgia quando ancora andava in onda su Mtv. E una volta terminati il manga e l’anime credevo che fosse ormai arrivato il momento di dire addio ad una delle storie più belle di sempre, ma quando è stato annunciato lo spin-off Yashahime : Pricess Half-Demon sono quasi impazzita.

Poi nella mia mente si sono affollati mille pensieri “e se fa schifo?” e “se non c’entra niente con Inuyasha?”, d’altronde quando serie così popolari vengono rilanciate, il pericolo del fallimento è sempre dietro l’angolo. I fan sono tanti, super affezionati ai personaggi e quindi parecchio pretenziosi.

Vi tolgo subito un dubbio: Yashahime per quanto godibile, e in certi momenti anche piuttosto interessante, non è ai livelli di Inuyasha. La trama regge (quasi sempre) e le tre protagoniste convincono abbastanza, nel complesso il tutto ha quel “sentore familiare” che ti spinge a vedere un episodio dietro l’altro, ma niente di più.

La trama

La serie tv è prodotta dallo Studio Sunrise e racconta le vicende di Towa Higurashi e Setsuna, figlie gemelle di Sesshomaru e Rin (alla faccia di chi diceva che era impossibile), e Moroha, figlia di Inuyasha e Kagome.

Per dei motivi che verranno spiegati nel corso degli episodi, Towa e Setsuna rischiano la vita fin da bambine e vengono separate durante un incendio in un bosco. Towa finirà nel mondo dal quale tempo prima era giunta Kagome e verrà cresciuta dalla famiglia Higurashi, mentre Setsuna verrà adottata dagli sterminatori di demoni e si metterà al servizio del fratello di Sango.

Le due poi, tramite il solito albero del tempo, si incontreranno di nuovo nel mondo al di là del pozzo e qui dovranno cercare di rimettere insieme i pezzi di un puzzle che sembra molto complesso e far recuperare i ricordi a Setsuna.

In questa avventura saranno accompagnate dalla cacciatrice di taglie Moroha che, rimasta senza genitori per delle ragioni che verranno in parte spiegate, è stata cresciuta dalla vecchia Kaede (sì è ancora inspiegabilmente viva).

Ma che fine ha fatto Rin? E perché Sesshomaru appare e scompare sempre? E Inuyasha e Kagome che fine hanno fatto? Non tutte queste domande troveranno risposta, ma non temete, è già stata confermata una seconda stagione.

La narrazione

Per prima cosa bisogna dire che le ambientazioni riprendono parecchio da quelle dell’anime precedente e nel complesso è stato fatto un buon lavoro con le animazioni, che non fanno percepire un grosso stacco tra la serie originale e questo spin-off.

Anche la storia prosegue secondo uno schema ben rodato: obiettivo principale ed episodi marginali che servono per approfondire alcuni aspetti dei vari personaggi. La trama è semplice da seguire, anche se alcuni riferimenti al passato potranno essere apprezzati da chi conosce anche la saga principale.

Nel complesso è un buon prodotto, magari di tanto in tanto manca quel guizzo in più per far dire allo spettatore “wow”, ma si fa guardare e anche apprezzare.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version