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Willowing: Francesca Siviero ci porta alla riscoperta della natura (e delle emozioni)

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Un autore in cerca di ispirazione, un viaggio per riscoprire la natura in un futuro distopico, una relazione fatta di battibecchi ed emozioni. Francesca Siviero ha intrecciato una trama ricca di spunti per Willowing, la prima miniserie global manga italiana prodotta interamente da Star Comics: una storia che ci ha colpito e che abbiamo discusso con l’autrice durante Lucca Comics & Games 2024.

La nostra intervista a Francesca Siviero, autrice del manga italiano Willowing

Conosciamo Keith quando è ancora bambino. Guarda la città dal basso verso l’alto, chiedendosi se mai riuscirà a uscire dalla miseria. Voltando pagina, il tempo passa: ora è un romanziere di successo, che vive in un altissimo grattacielo. Ma, per qualche ragione, è il suo morale a essere sprofondato: è sull’orlo della depressione e non sa di cosa scrivere.

Sarà un’immagine a risvegliare il suo interesse e la sua creatività: Willowing, un’oasi naturale che si dice sia l’origine della civiltà umana. Per seguire questo spunto, Keith arriverà a Cypre, una località rurale vicina a dove si pensa fosse l’oasi. Un posto che gli è subito ostile, se non per Tye, un ragazzo allegro che vuole conoscere il mondo. E da questo incontro, riscoprendo il passato e la natura, nasce una storia ricca di colpi di scena e immagini di enorme plasticità. Una storia, quella di Willowing, che abbiamo trovato molto interessante, e che abbiamo voluto approfondire con l’autrice Francesca Siviero.

Riscoprire la natura e trovare la propria ispirazione, in un mondo non poi così diverso dal nostro

Già prima dell’intervista per Willowing, avevamo incrociato Francesca Siviero per la sua attività da insegnante di Lucca Manga School. Conosce il mondo del manga (e quello di Lucca Comics & Games) da tempo, ma questa volta l’abbiamo incontrata al padiglione di Star Comics dopo una sessione di firmacopie con moltissimi appassionati.

Com’è questa Lucca da firmacopie gremiti e da volume appena uscito per Star Comics?

“Eh, un po’ d’ansia. Avevo già fatto dei firmacopie, ma non per una casa editrice così importante, la pressione era molta meno”.  

Willowing ci ha colpito molto, racconta un mondo ricco di fantasia (con tanto di topi giganti da guidare), ma affronta tematiche molto reali e attuali: divario fra le classi, ecologia. Come hai creato questo universo?

“In realtà si è sviluppato un po’ da solo creando il protagonista [Keith, ndr]. Volevo fosse un personaggio solido, quindi ho creato tutto il background della sua infanzia e il mondo in cui viveva. E ho esplorato il perché nella metropoli non si sente a suo agio, ma allo stesso tempo non sentirsi nemmeno più parte della città bassa in cui è nato, perché non ha più nessuno.

“In contrapposizione con tutto questo c’è il mondo di Tye, che invece sembra essere più antico e naturale. Però, anche lì siamo in un futuro distopico, quindi non è detto che gli animali siano rimasti gli stessi che conosciamo noi: perché non avere un topo gigante?”

Quindi quello di Willowing è il nostro mondo, ma in un futuro distopico?

“Sì, diciamo che mi sono ispirata molto al nostro momento storico. Sono più di vent’anni che ci dicono di cambiare rotta e mi sono chiesta come potrebbe essere la terra se non decidiamo di fare più attenzione e curare la natura”.

Il protagonista, Keith, scrive storie per lavoro. Ma è bloccato, ha bisogno di immergersi in un nuovo mondo per trovare l’ispirazione. Tu dove hai trovato l’ispirazione? Anche tu hai bisogno di cercare le storie nella natura?

“La storia è nata mentre eravamo in pandemia, durante la quale mi sono resa conto che c’era un po’ questa sensazione che il tempo passava e di non riuscire a coglierlo. Inoltre, i maestri ci insegnano che bisogna parlare di ciò che si conosce, quindi Keith mi somiglia un po’: io sono fumettista, lui è uno scrittore, sono due lavori simili. La sensazione non saper più cosa fare dopo aver finito un’opera, non capire qual è il passo l’ho vissuta anche io. Ma in Willowing l’ho estremizzata un po’: non ero abbattuta come Keith!”.

Keith si ritrova in un mondo nuovo, e piuttosto ostile. Ma c’è una persona che lo aiuta, e che forse prova qualcosa per lui: quanto sono importanti queste relazioni nel manga?

“Quando si crea un manga le relazioni tra i personaggi sono estremamente importanti, sono quelle che portano avanti la storia. Quindi non volevo creare due personaggi piatti, anzi mi piaceva l’idea che battibeccassero, anche per creare la parte un po’ più divertente. Se avessi tolto quella parte avrei rischiato di avere una storia troppo seria e noiosa, invece mi piaceva l’idea di avere questi confronti.

“In realtà, parte dei conflitti nel manga nascono da discussioni che capitano fra chi abita in città e chi abita fuori; quindi, ho i personaggi riprendono anche un po’ di questi stereotipi. E poi è battibeccando con Tye che Keith capisce che in campagna è lui quello che non sa niente e deve adattarsi”.

La ricerca del protagonista non è solo di un posto, ma anche un viaggio nel passato: questo mondo ha senza dubbio dei segreti da svelare. Come bilanci le informazioni da svelare?

“Anche in questo caso, l’idea mi è venuta durante la pandemia: mi sono resa conto che, senza l’uomo di mezzo, la natura stava tornando. Questa cosa mi ha colpito molto: il vedere i delfini nei porti era una cosa meravigliosa. Anche Keith riscopre la natura quando lascia la città. Lui è abituato a una vita estremamente difficile, ha dovuto lottare quando era bambino, non vedeva praticamente nemmeno il cielo da dove abitava. Ora va a cercare qualcosa che sia più naturale della fredda città, qualcosa che lui non conosce.

“Vorrebbe scoprirla, ma nel raccontare questo mondo bisogna andare lentamente, svelare il giusto per incuriosire chi legge, ma senza raccontare troppo. Un po’ di sano show don’t tell per portare il lettore a scoprire questo mondo insieme a Keith”.

Lavori da tempo nel mondo del manga, non solo come autrice. Cosa ti ha insegnato insegnare manga?

“Sicuramente ho trovato molto utile iniziare a insegnare manga, perché mi sono resa conto che imparavo anch’io insieme agli studenti. Finché sei da solo nella tua camera a fare tavole non capisci se effettivamente sai spiegare cosa stai facendo o se è puro istinto. Insegnare mi ha aiutato molto a prendere coscienza di quello che so fare io e di dove spingermi per migliorare”.

Questa serie è la prima miniserie global manga prodotta interamente da Star Comics. Come è stato lavorare su un prodotto su cui il tuo editore punta tanto?

Sicuramente è stato diverso da tutte le mie esperienze precedenti. Ho trovato persone estremamente competenti, interessate a tirare fuori un buon prodotto. È stato molto interessante poter parlare con Claudia [Calzuola] e con Cristian [Posocco, che hanno curato la supervisione, ndr] per capire quali erano i punti forti della storia e svilupparli al meglio, magari tagliando alcuni elementi e aggiungendone altri. Mi hanno aiutato a scrivere meglio la storia, in modo tale che non fosse chiara solo a me ma a tutti: giustamente, i lettori non sono nella mia testa! Devo essere sincera: sono molto felice dei consigli che mi hanno dato, hanno reso questa la miglior versione di Willowing che potevo scrivere”.

Come sta evolvendo il panorama del manga made in Italy?

Sicuramente sta cambiando da tanti anni. La prima persona che ha fatto un po’ da testa d’ariete è stata Federica Di Meo [qui la nostra recente intervista con lei al Bergamo Comicon] e grazie a lei si sono aperte molte porte anche per gli altri creatori di manga italiani. Io credo che non sarei qui senza di lei, anche perché è stata mia insegnante. E spero si continui in questa direzione.

Sicuramente anche Manga Issho [la rivista di manga lanciata da Star Comics e altre tre testate europee, ne parliamo qui, ndr] è un altro passo avanti per il manga italiano e quello europeo in generale”

Immagino che non puoi svelarci se e quando sarai in un numero di Manga Issho, giusto?

“No, no spoiler! Però è sicuramente un bel passo avanti per i mangaka italiani ed europei. Anche perché ti dà la possibilità di fare gavetta in maniera sicura. Puoi affidarti a un editore che conosce il mondo dei manga e ti sa guidare. E poi ti porta in tutta Europa”.

Oltre a tutte le informazioni su Manga Issho (su cui speriamo presto di leggere una storia di Francesca Siviero), sul sito di Star Comics potete trovare il primo volume dei tre previsti di Willowing. Una lettura davvero interessante, alla scoperta della natura e del passato dei due protagonisti.

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Willowing (Vol. 1)
Siviero, Francesca (Autore)

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