Eccoci qui con un nuovo capitolo della serie – che arrivati a questo punto merita un nome – “Competenze digitali e dove cercarle”. Sì perché nella faccenda che sto per raccontarvi, oltre al buon senso, quella che è mancata è la capacità di gestire con consapevolezza la propria vita online, che spesso ci si dimentica può avere ripercussione anche su quella offline, come in questo caso. Ma andiamo per ordine
Ragazzino paga donazioni e abbonamenti su Twitch per quasi 20 mila dollari
Dot Esports ha riportato la storia di un adolescente che ha addebitato 19.870,94 $ sulla carta di debito della propria madre, tra il 14 e il 30 giugno: la donna, dopo diversi tentativi falliti di recuperare i soldi, si è rivolta a Reddit sperando che il gruppo riuscisse ad aiutarla nel trovare una soluzione.
Anni di risparmi sono scomparsi nel giro di 17 giorni, dice la donna che ha condiviso sulla piattaforma un post, che ha attirato molta attenzione sul subreddit di Twitch. La donna dice che queste donazioni sono andate a famosi streamer di Twitch come Tfue, Gorb ed Ewokttv, così come al quarterback degli Atlanta Falcons Kurt Benkert e Meyers Leonard dei Miami Heat.
Quando ho visto che il saldo della banca era quasi a zero, stavo per svenire. Ho pianto all’inizio. Non credevo che avrebbe potuto farlo. Una presunzione di innocenza, che non ha ripagato, anzi proprio il contrario. La donna spiega a Dot Esports che al figlio era stata data una carta di debito per comprare il pranzo a scuola. Il ragazzino avrebbe poi iniziato a trasferire denaro dal conto della madre sulla sua carta di debito per pagare le transazioni tramite l’online banking. E aggiunge che suo figlio era scioccato quando ha visto il totale.
C’è tanta ingenuità in questa storia, da parte della madre che nonostante abbia dato una carta ad un minorenne non controlla con regolarità le transizioni e da parte del ragazzino che forse non rendendosi fisicamente conto dei soldi che stava spendendo ha esagerato. Ci sarebbe poi da chiedersi come il ragazzo sia riuscito ad autorizzare tutti questi pagamenti e perché manchi un serio controllo alla fonte.
Ho contattato la mia banca non appena l’ho scoperto e hanno bloccato tutti i nostri conti e la sua carta di debito è stata cancellata. A meno che non sporga denuncia nei confronti di mio figlio, non saranno di aiuto in quanto questa è considerata una frode amichevole (friendly fraud).
Si usa questo termine per riferirsi alla frode di ri-addebito, quando cioè un consumatore effettua un acquisto online con la propria carta e poi richiede il rimborso dalla propria banca.
Amazon e Twitch, dai colossi nessuna risposta
La madre ha provato a raggiungere sia Twitch che Amazon, ma Twitch non ha risposto per oltre due settimane e Amazon le ha detto di contattare direttamente Twitch. Ha fatto ricorso quindi all’invio di posta raccomandata al CEO di Twitch Emmett Shear e al team legale di Amazon, ma dice di non aver ancora ricevuto risposta.
Allora ha deciso di contattare i cinque streamer per ottenere i soldi indietro: solo Benkert e Leonard avrebbero risposto, e possiamo immaginare che per persone che guadagnano migliaia di soldi tramite le varie sponsorizzazioni, qualche migliaio di dollari non facciano poi un gran differenza, ma la questione qui è un’altra.
Online/offline: il confine sempre più sottile
Lavoro troppe ore e non ho prestato abbastanza attenzione a ciò che stava facendo online. La sua conoscenza di Internet ha assolutamente superato la mia. Adesso il mio obiettivo è cercare di capire perché lo ha fatto, così posso assicurarmi che questo sia l’unico gigantesco errore che fa nella sua vita.
Partiamo da qui, tantissimi adolescenti hanno una conoscenza di Internet maggiore dei genitori e lo usano quotidianamente per tantissime cose. Facciamo un esempio pratico: il genitore magari usa Internet per la mail, per le operazioni di online banking e simili, è presente sui social (magari Facebook la cui età media si è decisamente alzata) e forse guarda Youtube di tanto in tanto.
Dei ragazzi invece riescono a fare tutto questo (come abbiamo visto prendono dimestichezza in fretta anche con le banche online) e a ciò aggiungono altre mille cose che vanno dalle chat online, ai forum, blog, mille social e altrettante piattaforme di streaming. Niente di male, ma senza sapere come usare questi strumenti si rischia di venirne risucchiati nel mondo digitale il cui confine con quello reale si sta assottigliando sempre di più.
Non mi stancherò mai di cercare di spiegare, soprattutto ai più giovani, che per usare con consapevolezza Internet devono sviluppare delle competenze digitali e che la loro identità online è una cosa seria, e non smettono di esistere nel mondo reale quando sono su Instagram, Tik Tok o scrivono su un blog. Anzi quello che fanno su quelle piattaforme a volte può avere dei risvolti veri e dolorosi nella vita reale, questa volta è stato un conto prosciugato, altre volte è andata anche peggio.