In periodo di annunci di nuove console, Ubisoft cerca di venire incontro alle esigenze economiche dei giocatori, e stando a quanto si apprende da Jason Schreier – un videogame reporter –, la casa francese non ha nessuna intenzione di aumentare i prezzi dei suoi prodotti, che rimarranno invariati anche per la nuova generazione. Il tutto si legge in un tweet di Schreier.
Novità importanti: Ubisoft oggi, durante una riunione, ha fatto sapere che i propri giochi della next-gen in uscita questo autunno avranno lo stesso prezzo dei giochi della corrente generazione (60$). Take-Two ha annunciato che NBA 2K21 costerà 70$ sia in versione PS5 che Xbox Series X.
Sembrano quindi giungere buone nuove da casa Ubisoft, e se il prezzo non aumentasse sarebbe davvero cosa gradita. Certo è che con la nuova generazione in arrivo i videogiocatori sono sempre più affamati di novità. Ogni giorno si aspetta qualche rivelazione da questa o quella software house ed è giusto che sia così, la lusinghiera corsa all’accaparramento di più clientela possibile ha sempre fatto parte del passaggio da una generazione ad un’altra. A questa meravigliosa evoluzione, dove si cerca di convincere il pubblico a passare dalla propria parte “perché la nostra nuova console sarà la migliore sul mercato”, si accompagna la dinamica piuttosto fastidiosa (e spesso dimenticata da noi gamer perennemente infatuati dalle novità) dell’aumento del prezzo dei giochi.
Questa tendenza all’aumento del prezzo è giustificata, almeno a parere di chi fa videogame, dal sempre maggiore impegno richiesto per la creazione di un titolo di qualità. Al giorno d’oggi non è difficile trovare giochi che, al lancio in particolare, arrivano sui 70 euro e non sono pochi soldi. Qui si potrebbe iniziare un dibattito – che non vogliamo aprire – sulla pochezza di quei gamers che da una parte rimangono allibiti (quasi offesi) dal prezzo iniziale di una console troppo alto (lo è davvero?) ma dall’altra non si fanno problemi a comprare giochi che costano 1/8 del prezzo di suddetta console. Qualcosa non torna, è chiaro, ma quanto ancora saranno disposti a pagare i giocatori?
