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The Seven Deadly Sins 5: la recensione della prima parte di Dragon’s Judgement

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Dragon’s Judgement, la prima parte di The Seven Deadly Sins 5, è stata resa disponibile su Netflix il 28 giugno e i fan la attendevano ormai con un misto di ansia e aspettative. Ve lo dico subito, ancora una volta tristemente tradite.

The Seven Deadly Sins, è l’adattamento anime della serie manga di Nakaba Suzuki, animato, a partire dalla quarta stagione, da Studio Deen, che forse per la fretta o perché senza budget all’altezza, hanno fatto un lavoro mediocre che non rende onore al manga.

Dove eravamo rimasti

Se volete un riassunto puntuale della precedente stagione vi rimandiamo alla recensione. Per necessità di sintesi basterà dire che nei precedenti episodi i Sette Peccati Capitali si erano impegnati contro i Dieci Comandamenti, nel mentre si era riattivata la maledizione di Elizabeth e Meliodas per cercare di salvarla aveva deciso di diventare lui stesso il Re dei demoni.

Dragon’s Judgement 5.1

In questi primi 12 episodi, Dragon’s Judgment si è concentrato sulla conclusione della seconda Guerra Santa e sull’esplorazione delle emozioni di Meliodas, oltre che seguire una serie di power up di diversi personaggi.

A Camelot viene formata un’alleanza tra i Quattro Arcangeli e alcuni Peccati Capitali per cercare di porre fine alla Guerra Santa, ma contro di loro ci sono niente di meno che Zeldris, Chandler e Cusack.

Intanto ritroviamo Ban nelle profondità del Purgatorio, intento a ricercare le emozioni di Meliodas, per riportarle indietro e salvarlo dall’infausto destino di divenire il prossimo Re dei Demoni.

Nel mezzo Estarossa (che presto rivelerà la sua vera identità) è impazzito per aver accolto dentro di sè troppi comandamenti e ha rapito Elizabeth. I Sette Peccati Capitali cercano quindi di salvare la principessa e partono all’attacco.

Le animazioni

Se dopo le polemiche vi aspettavate che qualcosa sarebbe cambiato, beh vi sbagliate di grosso, la qualità delle animazioni non è tornata ai livelli delle prime stagioni. In Dragon’s Judgment si cerca di fare meglio, ma purtroppo la serie fa ancora male agli occhi.

Inoltre questo che è uno degli archi narrativi più interessanti della storia, nella quale finalmente si vengono a capire e scoprire alcuni tasselli importanti della trama viene condensato freneticamente in soli 12 episodi con il risultato che ogni storia insegue la successiva senza permette al pubblico di apprezzare l’evoluzione psicologica dei personaggi.

Si nota un tentativo di migliorare qualche scontro, ma purtroppo nelle scene statiche al fermo immagine i disegni restano grotteschi.

Risulta apprezzabile l’attenzione che si dà in questo capitolo alle emozioni, in particolare all’amore, che unisce i vari personaggi (dall’amore romantico a quello fraterno e amicale), ma il continuare spaziare da una prospettiva all’altra rende le cose alquanto complicate e un tantino frettolose.

Conclusioni

In tutta onestà, chi come ma ha letto il manga, fa un po’ di fatica a mandare giù una serie realizzata così, gli spunti per fare bene c’erano, ma evidentemente non sono stati colti.

Vedremo cosa ci attenderà per l’ultima parte della stagione.

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