Questa è la terza recensione dei cartacei di Jundo. L’opera di oggi è “Syzygy” scritta da MichelePlantamura e, disegnata e ideata da EmanueleScrascia. Come sempre siamo riusciti a fare quattro chiacchiere con loro!
SYZYGY: la trama
La storia inizia presentandoci il protagonista di questo fumetto: LusienCain. Lusien è un uomo sui trentacinque molto misterioso che scopriamo essersi risvegliato in una Praga cupa e suggestiva.
Scopriamo che gestisce un bar anonimo e che non invecchia mai: infatti i suoi ricordi risalgono a circa 115 anni prima, ma, dopo essersi risvegliato in una villa in rovina è pieno di dubbi. Gli unici indizi che ha sono: un curioso simbolo che ha cicatrizzato sul polso e un particolare taglio sulla pancia che non guarisce mai.
Tuttavia, aiutato dalla sua amica Nala, cercherà di trovare risposte alle sue domande sfidando le forze del male e le entità che lo tengono prigioniero.
Narrazione e disegni
L’idea nasce da Emanuele Scrascia, tuttavia è grazie all’abile sceneggiatura di MichelePlantamura che SYZYGY trova la sua giusta narrazione. Non parlo solo dell’ordine consequenziale delle tavole, ma bensì anche del ritmo e dell’intreccio che si complica senza risultare confuso, rimanendo dinamico e ben centrato sul protagonista.
I disegni d’altronde accompagnano in modo superbo la narrazione. Scrascia adopera una narrazione visiva molto forte con simboli e ombre che descrivono non solo il protagonista ma tutta l’ambientazione, ricorrendo ad un’iconografia molto diretta e visivamente impattante.
Conclusioni
Dal tono cupo e gotico, SYZYGY, è un titolo Jundo che merita di essere letto. Ci saranno altri due volumi a completare questa trilogia, di cui uno già in lavorazione. Senza dubbio è un progetto ambizioso che i giovani Scrascia e Plantamura stanno fronteggiando al meglio delle loro possibilità.
I toni lugubri si alternano a sequenza d’azione che rendono la lettura fluida e piacevole; il tutto abbinato ad un fumetto cartaceo, come già abbiamo detto, decisamente soddisfacente per quanto riguarda carta, inchiostro, e copertina, insomma l’ho letto con molto piacere e spero possa divertire anche voi.