Ecco i film e le serie tv in arrivo su Starzplay da giugno. Tante serie famose, novità ed esclusive.
Quest’estate lasciatevi intrigare dalla storia mai narrata di Elisabetta I, quando, ancora adolescente, si trova orfana di padre e preda dei giochi di potere delle nazioni europee che miravano al controllo del Paese. Seconda dei tre figli di Enrico VIII, vorrebbe tenere uniti i suoi fratelli, compito che si rivela impossibile viste le divergenti opinioni religiose. La sua posizione viene messa ulteriormente a dura prova dal nuovo marito della matrigna, Thomas, e dalle sue attenzioni eccessive che, da una parte la lusingano, dall’altra la spaventano. Becoming Elizabeth è in anteprima dal 12 giugno.
Sempre il 12 giugno portete scoprire il finale della storia di un altro personaggio femminile forte, Martha Mitchell, interpretata da una superba Julia Roberts, nella serie Gaslit. La signora Mitchell, moglie del fedele procuratore generale di Nixon, John Mitchell (Sean Penn), è stata diffamata dal partito che supportava e dal marito stesso per avere detto alla stampa ciò che aveva scoperto sull’irruzione al Watergate. Descritta come alcolizzata e mentalmente instabile, è stata per anni screditata, ha divorziato infine dall’amato marito e il finale, essendo Storia, è noto. Ma potrete vederlo con i vostri occhi solo su STARZPLAY. Non perdetelo!
SERIE
BECOMING ELIZABETH DAL 12 GIUGNO
Becoming Elizabeth è la storia mai narrata della regina più iconica d’Inghilterra, della sua vita molto prima che salisse al trono. La morte di Enrico VIII getta la giovane orfana Elisabetta Tudor nell’imprevedibile e pericolosa corte inglese. Il fratello di soli nove anni viene incoronato re e le grandi famiglie d’Inghilterra e le potenze europee competono per il controllo del paese, ed Elisabetta si ritrova ad essere sia pedina che giocatrice.
GASLIT FINALE DI STAGIONE IL 12 GIUGNO
Gaslit è una visione moderna del Watergate, incentrata su Martha Mitchell, moglie del fedele procuratore generale di Nixon, John Mitchell. Martha è stata la prima persona a lanciare pubblicamente l’allarme sul coinvolgimento di Nixon nel Watergate, causando il disfacimento sia della Presidenza che della sua vita personale e costringendo il marito a scegliere tra lei e Nixon.
P-VALLEY S1 ORA DISPONIBILE Nel profondo del delta del Mississippi si trova un’oasi di sabbia e lustrini. Questa serie racconta la storia caleidoscopica di un piccolo strip club e dei grandi personaggi che ne varcano la soglia: speranzosi, persi, distrutti, ballerini, belli e dannati. La musica trap incontra il film noir in questa serie lirica e atmosferica che osa chiedersi cosa succede quando la gente di una piccola città inizia ad andare oltre i confini del supermercato Piggly Wiggly e del banco dei pegni.
THE STAND ORA DISPONIBILE The Stand è la visione apocalittica di Stephen King di un mondo decimato dalla peste e coinvolto in una lotta elementare tra il bene e il male. Il destino dell’umanità è tutto sulle fragili spalle di madre Abagail (Whoopi Goldberg), 108 anni, e di un pugno di sopravvissuti. I loro peggiori incubi sono incarnati da un uomo con un sorriso letale e poteri indicibili: Randall Flagg, l’Uomo Oscuro.
THE ACT ORA DISPONIBILE
La storia segue le vicende di Gypsy Blanchard (Joey King), una ragazza che cerca di scappare dal rapporto nocivo che ha con la madre iper-protettiva, Dee Dee (Patricia Arquette). La sua ricerca di indipendenza apre un vaso di Pandora pieno di segreti, uno dei quali causerà un omicidio.
FILM
MANCHESTER BY THE SEA DAL 1 GIUGNO
In seguito alla morte del fratello maggiore, Lee Chandler è costretto a tornare a casa per curare il nipote di 16 anni. E’ così costretto a fare i conti con un tragico passato che lo ha separato dalla sua famiglia e dalla comunità dove è nato.
ROLE MODELS DAL 1 GIUGNO
La storia racconta le vicende di Wheeler e Danny, due giovani promotori di una bibita, la Minotaur. Tutto precipita quando i due si vedono portare via la macchina e Danny aggredisce gli agenti e i due vengono arrestati. La scelta ora è tra passare un mese in prigione, oppure trascorrere centocinquanta ore in una struttura per ragazzini disagiati.
BIANCANEVE E IL CACCIATORE DAL 1 GIUGNO
Dopo la morte del padre, Re Magnus, la principessa Biancaneve (Kristen Stewart) viene segregata per anni dalla malvagia matrigna Ravenna (Charlize Theron) in una torre del castello. La ragazza cresce bellissima e invidiata dalla regina, che vuole prenderle il cuore per diventare immortale.
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Empire Of Shit: È italiano il nuovo film in collaborazione con il mangaka Shintaro Kago, autore di “Principessa del castello senza fine”, “Fraction”, ”Anamorphosys” e tanti altri titoli cult per i fan del genere.
Il regista infatti è Alessio Martino: Salerno, classe ‘2000, laureando in Cinematografia presso l’accademia delle Belle Arti di Napoli.
Questa storia inizia nel 2021, quando Kago e Martino incrociarono le loro strade grazie alla partecipazione di quest’ultimo al Contest Cinematografico Unco Film Festival, in cui il famoso mangaka partecipava in qualità di organizzatore e giudice. Martino presentò allora il suo corto “Brief Clisterization of Ideology”, ambientato in un mondo distopico, con la quale si aggiudicò il secondo posto.
Un anno dopo, nel 2022, Martino partecipò nuovamente al concorso con il film “The Formidable Wave that Destroyed and Recreate the World”, aggiudicandosi questa volta il primo premio: la merda d’oro.
Vi è infatti un tema comune in queste opere: la merda. Ed è infatti da questa idea, che Martino presentò a Kago nel 2023, che nasce The Empire of Shit.
La trama è apparentemente molto semplice:
Una giovane donna desidera che le sue feci abbiano un profumo gradevole, e il suo desiderio si avvera. Questo scatena la cupidigia del suo fidanzato, che vede un’opportunità di lucro in questa straordinaria qualità, trasformando una situazione intima in un’impresa commerciale bizzarra e surreale. Ci sarà però un’escalation di eventi, che porterà ad un finale inaspettato. Se tutto ciò vi ha incuriosito: non sentitevi soli, anche noi vorremmo sapere di più su cosa aspettarci, e proprio mossi da questa curiosità, abbiamo intervistato Alessio Martino, il regista di Empire of Shit.
Ciao Alessio, innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista, perdonami ma la peculiarità del progetto mi porta a saltare alcune domande di rito e passare direttamente a questa:
Perché la Merda?
Ed è questa la domanda che ogni autore vorrebbe sentirsi porre. Scherzi a parte, sia io che Kago abbiamo molto a cuore il tema della merda perché nessuno gli dà il giusto peso. Che sia una commedia o uno Splatter la merda finisce sempre per essere del grottesco fine a se stesso ma fermandoci a riflettere sopra la materia di scarto ci si può trovare una grande fonte di riflessione.
Qual è il processo creativo dietro le scelte più audaci, sia visivamente che a livello narrativo?
Il divertimento. Quando il progetto è nato c’era una sola idea chiara in ballo: un Gojira fatto di cacca. Questo è uno di quei progetti dove il perno centrale su cui tutta questa macchina deve muoversi è proprio il divertimento. Dai costumi alla recitazione, tutto deve essere motivato dalla voglia di sperimentare e divertirsi su qualcosa che non si prenderà mai abbastanza sul serio… e forse proprio per questo sarà molto più seria di quanto essa stessa crede.
Hai lanciato una campagna indiegogo per finanziare questo progetto: qual è il tuo end-goal?
Prendere i soldi e scappar… cioè! volevo dire, realizzare un lungometraggio. Anche se sembra un’impresa titanica il goal finale sarebbe quello di poter estendere la durata del film al punto tale da darle un corpo vero, e con esso verrebbero tutte quelle fantastiche chicche in più, come la storia manga prequel disegnata da Kago
Come hai attirato l’attenzione del Maestro Kago?
Ma, di per sé è stato un evento molto organico. Ero a Lucca Comics per girare un documentario, lui era lì come ospite e gli ho semplicemente chiesto di prenderci una birra insieme (le birre alla fine furono molto più di una). Da lì Kago mi ha dichiarato tutto il suo interesse nel voler dedicarsi da anni ad un progetto cinematografico senza avere però mai il tempo per poterlo fare effettivamente. E da quì è arrivata la mia proposta…
Quanto influisce la presenza del mangaka sulla produzione del film?
Tantissimo. Sotto ogni aspetto. Il progetto senza di lui non esisterebbe proprio. Tutto l’aspetto visivo della fabbrica, dei mostri (Coff, coff… scusatemi per lo spoiler), della palette cromatica e del taglio narrativo è tutto frutto della sua vena artistica che noi come troupe stiamo concretizzando.
Che emozioni pensi scaturirà il tuo corto nel pubblico?
Così come ti dicevo riguardo il processo creativo, io spero diverta. Spero davvero che lo spettatore si senta annichilito da tutta la follia che gli verrà tirata addosso e che l’unica cosa sensata che si senta di fare sia ridere. Se poi restassero shockati e traumatizzati al punto tale da volerci denunciare, beh se la vedranno con i legali miei e di Kago!!
Posso avere anche io dei gadget?
No. Scherzo! Se la campagna supererà il goal base, ci saranno belle sorprese per tutti i donatori, ma non posso dire altro ora.
Ti ringrazio nuovamente per averci dedicato del tempo parlandoci del tuo progetto.
Ma grazie a te per avermi dedicato il tuo. E come dice la nostra mascotte Mr. Unkoman: “Unko! Unko! Unko!”.
Cari lettori, non sappiamo esattamente cosa aspettarci, ma l’hype c’è, e sicuramente ciò che fa più piacere è vedere un talento emergente nostrano mettersi in gioco.
Potete anche voi finanziare questo progetto tramite la campagna indiegogo!
Il documentario Il Padiglione sull’Acqua è un viaggio, estetico e poetico, nell’immaginario dell’architetto veneziano Carlo Scarpa e nella sua passione per la cultura giapponese. Il Giappone rappresentò per l’architetto un universo ispirazionale ma fu anche il luogo dove egli morì, nel 1978, all’apice della sua carriera, ripercorrendo misteriosamente i tragitti del poeta errante Matsuo Bashō.
Attraverso le impressioni suggerite dal filosofo giapponese Ryosuke Ōhashi, la narrazione si sviluppa lungo il filo di una domanda, la domanda sul senso della bellezza. La possibilità̀ di questa riflessione accomuna qui le opere scarpiane e l’estetica tradizionale giapponese. Venezia, nella veste di porta verso l’Oriente e luogo di nascita di Scarpa, e l’esplorazione incantata delle sue opere, sono l’occasione per rievocare la poetica ed episodi emblematici della vita dell’architetto.
Essi sono restituiti attraverso le parole del figlio Tobia, dagli allievi Guido Pietropoli, Giovanni Soccol e Guido Guidi, e dal ricercatore J.K. Mauro Pierconti. Un sentimento di nostalgia colora tutta la narrazione. Una nostalgia per quell’evento raro che è la nascita di un artista. Seppur ora abbia abbandonato questa terra, lascia in dono le sue opere e la meraviglia che esse tuttora suscitano.
Carlo Scarpa il Giappone
Carlo Scarpa amava definirsi «bizantino nel cuore, un europeo che salpa per l’Oriente» e proprio come l’artista veneziano, Stefano Croci e Silvia Siberini viaggiano attraverso le ispirazioni nipponiche che lo hanno guidato nella sua costante ricerca del senso della bellezza.
Per farlo, in Il padiglione sull’acqua si fanno guidare dalle ispirazioni del filosofo Ryōsuke Ōhashi e dalle testimonianze del figlio Tobia Scarpa, degli allievi Guido Pietropoli, Giovanni Soccol e Guido Guidi, del ricercatore J.K. Mauro Pierconti, degli artigiani Paolo e Francesco Zonon e della maestra di ikebana Shuho Hananofu.
Nel 1978 Carlo Scarpa tornò in Giappone. Nessuno sa con precisione quali fossero i suoi intenti. Il celebre architetto giapponese Arata Izosaki ha ipotizzato che stesse ripercorrendo le stesse tappe del poeta errante Matsuo Bashō, riportate nel diario di viaggio Lo stretto sentiero verso il profondo nord, ma purtroppo morì a seguito di una tragica caduta e non raggiunse mai la meta anelata.
Lasciò incompiute delle opere, che lo resero ancora più celebre, come il Memoriale Brion a San Vito di Altivole in provincia di Treviso, scelto anche da Denis Villeneuve tra le location del prossimo capitolo di Dune.
Apple TV+ ha svelato il trailer di “Constellation”, il nuovo thriller psicologico composto da otto episodi intepretato da Noomi Rapace (“Millennium – Uomini che odiano le donne”, “Non sarai sola”, “Lamb”, “Seven Sisters”) e dal candidato all’Emmy Jonathan Banks (“Breaking Bad”, “Better Call Saul”). La serie farà il suo debutto su Apple TV+ il 21 febbraio con i primi tre episodi seguiti da un episodio a settimana, fino al 27 marzo.
Creata e scritta da Peter Harness (“Il commissario Wallander”, “The War of the Worlds”), “Constellation” ha come protagonista Noomi Rapace nel ruolo di Jo, un’astronauta che torna sulla Terra dopo un disastro nello spazio e scopre che alcuni pezzi fondamentali della sua vita sembrano essere scomparsi. La serie è un’avventura spaziale ricca di azione che esplora i lati più oscuri della psicologia umana e segue la disperata ricerca di una donna nel tentativo di svelare la verità sulla storia dei viaggi spaziali e di recuperare tutto ciò che ha perso.
Cast Constellation
Nel cast della serie figurano anche James D’Arcy (“Agent Carter”, “Oppenheimer”), Julian Looman (“Emily in Paris”, “Mallorca Crime”), William Catlett (“A Thousand and One”, “Coppia diabolica”), Barbara Sukowa (“Passioni violente”, “Hannah Arendt”) e con la partecipazione di Rosie e Davina Coleman nel ruolo di Alice. Diretta dalla vincitrice del premio Emmy Michelle MacLaren (“Shining Girls”, “The Morning Show”, “Breaking Bad”), dal candidato all’Oscar® Oliver Hirschbiegel (“La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”, “The Experiment – Cercasi cavie umane”) e dal candidato all’Oscar® Joseph Cedar (“Footnote”, “Our Boys”).
Produzione
Prodotta da Turbine Studios e Haut et Court TV, “Constellation” è prodotta esecutivamente da David Tanner (“Small Axe”), Tracey Scoffield (“Small Axe”), Caroline Benjo (“No Man’s Land”), Simon Arnal (“No Man’s Land”), Carole Scotta (“No Man’s Land”) e Justin Thomson (“Liaison”). MacLaren dirige i primi due episodi ed è produttrice esecutiva insieme a Rebecca Hobbs (“Shining Girls”) e al co-produttore esecutivo Jahan Lopes per conto della MacLaren Entertainment. Harness è produttore esecutivo attraverso la Haunted Barn Ltd. La serie è stata girata principalmente in Germania ed è stata prodotta da Daniel Hetzer (“Monaco – Sull’orlo della guerra”) per Turbine Studios, Germania.