“Racconti dal Derryleng” è il primo volume di questa serie spin-off di Samuel Stern, che esula dalla storyline centrale (per la serie principale vi rimandiamo a questa news), in cui si racchiudono diverse storie brevi a tema horror.
Il trio Filadoro, Savegnago, Maruccio introduce i “Racconti dal Derryleng” vol. 1.
Nell’ “antiquarian books Derryleng” si radunano alcuni appassionati della letteratura del terrore; come in una specie di circolo di lettori. I diversi personaggi, scelti tra il più accattivante assortimento, si siedono stuzzicando dolcetti e bevendo tè.
Questo primo volume comprende ben 10 storie per un totale di 128 tavole scritte e disegnate dai 18 autori dell’horror di casa Bugs comics, che ringraziamo per l’accesso anticipato.
Elsie
Scritto e disegnato da Filadoro e Di Clemente, la storia è la prima che ci viene presentata. Il racconto è tratto dal diario del protagonista, il signor Henry Peabody e si caratterizza per i tratti decisi e i toni freddi. Ci troviamo a Londra nel 1863 e il cognato del protagonista, il cacciatore inglese Lord Alfred Remington, è appena tornato da uno dei suoi viaggi.
Henry viene invitato nella villa del marito della sorella il quale vantandosi delle proprie abilità mostra al nostro protagonista una bestia da lui catturata in una battuta di caccia. Viva ed in gabbia la creatura strega ed ammalia Henry facendolo scappare via dalla sorella, la quale rivela di aver timore dell’insolita creatura prigioniera.
Viaggio di nozze
Ferrara e, nuovamente, Di Clemente descrivono una normalissima scena di una festa di nozze. Un fattorino chiede dove lasciare la carne, un regista sta organizzando tutte le riprese, gli invitati sono molto eleganti e la sposa è stupenda. Lo sposo danza perdutamente con lei poi, però inizia a bere in modo insolito quasi come fosse in preda alla disperazione.
Questo binomio ha reso questa storia interessante soprattutto grazie a dei disegni molto suggestivi e dettagli lasciati qua e là in maniera saggia.
Burocrazia
Questa storia di Fumasoli disegnata da Latina parla di Marty Ross un uomo con problemi di incubi. Inizialmente il medico gli prescrive delle pillole per dormire meglio e diagnostica come causa del suo disturbo lo stress accumulato.
Così il signor Ross viene accompagnato dall’infermiera, ma lo scopriamo a sognare di quell’infermiera ed il sogno diventa incubo. Si sveglia al suono del campanello: un certo signor Nathaniel Morrigan è fuori con un baule. Una volta accomodatosi in casa, Morrigan spiegherà il motivo dei suoi incubi e una possibile soluzione, tuttavia dipenderà dalle azioni di Ross.
Nouvelle cuisine
Di nuovo la mano di Fumasoli ci accompagna in questa storia, espressa al meglio dai disegni di Wallnofer che creano un’ambientazione cupa e fredda, ma allo stesso tempo teatralmente calma, come se all’improvviso dovesse succedere qualcosa.
Todd è un grande chef e invita suo fratello Lawrence ad assaggiare la sua novità: una carne prelibatissima. Lawrence è molto diffidente ma una volta assaggiata rimane estasiato e, nonostante il fratello non gli voglia rivelare il luogo e l’animale di provenienza, decide di procacciarsi le informazioni da solo. Scoperto il luogo, Lawrence parte, ma una volta giunto a destinazione si dovrà confrontare con la reazione ‘strana’ degli abitanti alla richiesta di una bistecca della zona.
Denti da latte
Questa storia è scritta e disegnata da Badino, Guglielmino e Calderone e parla di un bambino di nome Tim che vive in un orfanotrofio.
Tim perde un dentino e una delle educatrici lo incoraggia dicendogli che arriverà la fatina dei denti. Tuttavia i compagni di camerata lo bullizzano e cercano di terrorizzarlo inventando storie spaventose sulla fatine dei denti. La notizie della caduta del dente fa il giro dell’orfanotrofio.
Nottetempo, Tim, per fare in modo che i bulli lo considerino piccolo, dovrà superare una prova di coraggio.
Viaggio verso casa
Scritto e disegnato dal binomio Scali–Giampà, il racconto parla del tenente Butler, che insieme ad alcuni suoi soldati, chiede gentilmente ospitalità ad una donna di colore di una presunta tribù dell’America centrale.
Il tenente intima i soldati di comportarsi bene con la donna e di ringraziarla, mentre lui farà il primo turno di guardia. Tuttavia i soldati razzisti e stufi degli ordini di Butler, oltraggeranno la donna ignorando i suoi veri poteri.
Cena di fidanzamento
Torna Guglielmino accompagnato da Frezza con questa narrazione divertente e fresca che vede protagonista una famiglia di lupi mannari.
John sta andando a conoscere i genitori di Sue, la sua fidanza. Il padre, Henry, è molto esigente rispetto al partito che la figlia dovrà sposare: deve essere crudele, spietato, feroce, con grandi zanne, un abile cacciatore, terrificante e chi più ne ha più ne metta. Durante la cena John riesce a conquistare la fiducia del padre fino al punto che i due compiranno un giuramento di sangue.
Tenta la fortuna
Scali e Spalletta raccontano con una sottile linea ironica e amara un realtà agghiacciante che viviamo quotidianamente, talvolta anche in maniera indiretta.
Lungo una strada statale, in una classica stazione di servizio abbandonata, un signore entra e trova tutti gli scaffali e la cassa abbandonati ed impolverati tranne una singolare slot-machine. L’uomo prova a fare una partita e per un caso fortuito vince tantissime monete. Fa per andarsene ma una vocina cerca di sedurlo a rimanere lì ancora un pò.
Natasha
Il racconto di Crippa e Tallarico racconta in chiave molto tetra un particolare amore adolescenziale. A scuola è appena arrivata una nuova ragazza: Natasha. Natasha è una ragazza con una parte del volto e del naso completamente deturpata, scopriremo a causa di un incidente. Vittima di bullismo sia da parte dei ragazzi che delle ragazze vive una realtà dura ed ostile.
Tuttavia, un giorno nei corridoi, un ragazzo di nome Johnny va a parlarle. I due sembrano in sintonia e decidono di uscire insieme per un appuntamento romantico.
Racconti dal Derryleng: Conclusioni
“Racconti dal Derryleng” è una seria che anche solo con questo volume 1 convince ed appassiona. Le storie sono molto differenti tra loro sia come stile che come genere mantenendo comunque una base horror-thriller. La diversità di assortimento rende il volume sempre fresco e sorprendente poichè ogni storia cambia e non si sa mai cosa aspettarsi.
Personalmente trovo il format delle storie brevi molto versatile, soprattutto per chi magari non ha tempo di leggersi il fumetto tutto d’un fiato. Magari in metro, in attesa del bus o semplicemente nei ritagli di tempo è possibile leggere una storia senza preoccuparsi di non riuscire a finirla.
“Racconti dal Derryleng” è un’ idea, devo ammettere, molto originale e non vedo l’ora di leggere il secondo volume.