Con l’allontanarsi della stagione fredda, non si allontana certo l’horror di casa Bugs Comics, infatti questo mese, il nostro Samuel Stern ci accompagna in un’avventura d’atmosfera. Per chi si fosse perso lo scorso numero consiglio di recuperarlo, invece, per chi volesse sapere di più sul nuovo albo, buona lettura.
Samuel Stern 19: la trama
La storia ci introduce in una Edimburgo del passato. La città, sovrappopolata, fu afflitta da una grave ondata di peste e i governatori decisero di sigillare la città condannandone i suoi cittadini. Ora la città è stata ricostruita, ma quella vecchia zona rimase inaccessibile fino ai giorni nostri, popolata da fantasmi.
Scopriamo che la narrazione è opera di Alan un attore che recita nel “ghost tour” in cui spiega i segreti dei sotterranei edimburghesi.
Alan non ha ambizione come attore. Vuole continuare a recitare in quel posto sottoterra e, la sua ragazza, Crystal è in disaccordo con lui. Entrambi recitano al “ghost tour” ma lei ha una visione più realistica della vita. Tuttavia Alan è affascinato dalle storie dei fantasmi al punto da volerne scrivere un libro.
Chiede consiglio a Samuel Stern, il quale, però, toccandolo inavvertitamente sente una strana presenza dentro Alan. Forse i fantasmi che tanto ama sono già al suo interno.
Narrazione e disegni
La storia, scritta da Filadoro, Fumasoli e Savegnago, è decisamente d’atmosfera. Tutt’altro che lenta riesce sempre a tenere il pathos ben alto. Alan è un personaggio ben scritto con il quale il lettore non farà difficoltà ad empatizzare. Il destino che si dipanerà per lui ha un che di tetro, al punto che lascia una glaciale fitta nel petto del lettore che ne rimane coinvolto.
I disegni sono stati realizzati da Mlinaric e vanno ad arredare la narrazione con sfumature ed espressioni cruciali. I tratti decisi e le ombre proiettate rendono l’ambientazione molto impattante conferendo a questo volume un carattere proprio, ben specifico e particolare.
Conclusioni
Quest’albo di Samuel Stern 19, l’ho letto in un batter d’occhi. Riesce a tenerti incollato e a farti provare quel brivido freddo lunga la schiena e un certo senso di smarrimento. Una sensazione difficile talvolta da rendere; ma qui hanno espresso al meglio il concetto e facendo percepire la condizione del protagonista.
Un episodio che mi ha appassionato e che, sicuramente, consiglio a tutti i lettori.