Ed eccoci al nostro, ormai solito, appuntamento mensile con Samuel Stern. In questo albo di Samuel Stern 17, il nostro protagonista si troverà ad affrontare il male in una versione più vicina a noi di quanto non si possa pensare. Ringraziamo la Bugs comics per l’anteprima digitale concessaci e partiamo subito con la recensione.
Samuel Stern 17: la trama
Cranna, un ufficiale di polizia, mostra a Samuel Stern e padre Duncan un video con immagini e azioni di violenza. Da subito Samuel, inorridito, pensa si tratti di uno snuff movie, ossia di un video rappresentante scene di tortura e/o omicidio realmente accadute.
Cranna rivela che il video è stato sottoposto a numerose analisi, tuttavia, come al solito l’opinione se sia vero o fake è contrastante: tuttavia questa volta hanno una pista.
Una certa Josy Crandall, ragazza studentessa di sceneggiatura, era una delle comparse ed è riuscita a fuggire. Ora la giovane Josy è in uno stato confusionale, tuttavia Samuel e Crana decidono di investigare sull’origine di questo filmato partendo dal passato della ragazza.
Scoprono che era in contatto con un pusher chiamato il filosofo e che era l’amante del suo insegnante di sceneggiatura. Che le due cose siano collegate? Samuel si troverà a combattere con un film che risulta essere fin troppo reale e macabro, ma la storia non finisce qui.
Narrazione e disegni
Il trio Filadoro, Savegnago (sceneggiatura), Acunzo (disegni) crea quest’albo: Samuel Stern 17 – Il Regno; una storia, che oltre ad essere molto attuale, è anche molto intrigante.
Rispetto ad altri episodi precedenti, il clima che genera non è un vortice incontrollabile e frenetico, ma un dramma lento e costante, come un delirio. Un delirio di massa in cui i protagonisti cercano una spiegazione a questo macabro film.
I disegni colpiscono molto, diverse sequenze risultano molto chiare e d’atmosfera senza balloon e didascalie.
Conclusione
Questo numero di Samuel Stern ci lascia con un finale dal sapore agrodolce (di cui non parlerò per evitare di spoilerare la storia), su cui invito a riflettere, senza opinioni prevenute e cattoliche.
Noto che la direzione di Samuel stia prendendo una strada ben precisa e spero che decida di percorrerla fino alla fine. Forse abbiamo tutti bisogno di un po’ di punti di vista che si discostino dalle dogmatiche abitudini etiche.