28 Giorni dopo
Pellicola diretta nel 2003 da Danny Boyle (Trainspotting) 28 giorni dopo ci mostra un mondo caduto in rovina a causa di un virus modificato geneticamente in laboratorio. Un gruppo di attivisti animalisti riesce a far irruzione in un laboratorio dove alcune scimmie vengono utilizzate per degli esperimenti. I primati, infettati da un ceppo modificato del virus della rabbia trasmettono quindi la malattia all’Uomo. Nel giro di 28 giorni Londra è deserta. In questo scenario si risveglia Jim, un corriere finito in coma in seguito a un incidente stradale. In poco meno di due ore, Boyle riesce a esplorare efficacemente diverse reazioni umane di fronte a una situazione di emergenza nella quale sopravvivere è tutto.
Alcune curiosità: il videoclip della canzone Party Rock Anthem dei LMFAO è una parodia del film. Le scene della Londra deserta sono state girate tra le 4 e le 5 del mattino con la collaborazione della polizia locale che ha chiuso le strade interessate dalle riprese per una sola ora.
Il film è disponibile sia per l’acquisto che per il noleggio su Youtube.
L’esercito delle 12 scimmie
Basterebbe la presenza di Bruce Willis nei panni del protagonista per convincere chiunque a guardarlo. Se tale motivazione non dovesse essere sufficiente allora è il caso di aggiungere qualche informazione in più.
Nel 2035 l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Il 99% della popolazione mondiale è rimasta uccisa da un virus che ha iniziato a propagarsi 40 anni prima. In un mondo dove la società si è trasferita nel sottosuolo per scampare al contagio viene scelto il detenuto James Cole per essere rimandato indietro al 1996 e indagare sulle cause che hanno condotto al disastro. La pellicola diretta da Terry Gillian associa il pericolo di un misterioso virus al cliché cinematografico dei viaggi nel tempo in maniera efficace e ispirata senza mai cadere nel banale. Costato meno di 30 milioni di dollari, è stato un successo al botteghino con oltre 165 milioni di incassi in tutto il mondo.
Se voleste recuperarlo anche questo è disponibile su Youtube.
Cabin Fever
Cosa manca a una pellicola con protagonista una malattia misteriosa? Un gruppo di cinque adolescenti da tipico teen-drama americano. Deve essere quello che ha pensato Eli Roth (Hostel) per portare a termine il suo Cabin Fever nel 2002. Per stessa ammissione del regista la sua volontà era quella di entrare nel filone dei nuovi horror ispirandosi a The Blair Witch Prject e La Casa. Cabin Fever è la guida perfetta su cosa NON fare in situazioni di pericolo immediato di contagio. I veri nemici dei protagonisti in questo caso risultano infatti essere la paranoia e la paura. Sotto la loro influenza si perde il conto delle scelte sbagliate fatte dal gruppo. C’è anche il tempo, nel finale, di tentare il colpo di suspance lasciando aperta la possibilità per un contagio globale.
Del film esistono un sequel (Cabin Fever 2: il contagio), un prequel (Cabin Fever: Patient Zero) e un remake (Cabin Fever, 2016). Vi suggeriamo l’originale del 2002, disponibile su Now Tv. Non perdete tempo con il resto, tanto la situazione non migliorerà.
Virus Letale
Dustin Hoffman, Morgan Freeman, Donald Sutherland, Kevin Spacey, Cuba Gooding Jr. e regia di Wolfgang Petersen. C’è qualcosa di meglio da chiedere? No, infatti non lo chiediamo. Eppure la pellicola del 1995 ce lo offre benevolmente: un virus, considerato 10 volte più pericoloso dell’ebola, si trasmette dalla scimmia all’uomo e inizia a viaggiare per il globo infettando ogni umano che gli capiti a tiro. Una pandemia globale durante la quale si intrecciano i giochi di potere interni all’esercito statunitense e la ricerca disperata del paziente zero per giungere in fretta a una cura. Forse il lungometraggio meno chiassoso tra quelli in elenco pur con la pecca di una eccessiva lentezza del dipanarsi della trama (oltre 120 minuti) e quel pizzico di americanate che piace tanto ai boomer.
Anche in questo caso, se non lo avete già visto, potrete recuperarlo comodamente su Youtube.
Contagion
Così come il precedente, questo film non poteva non stare in questa lista. Passato quasi in sordina quando arrivò nelle sale nel 2011, Contagion gode adesso di una rinnovata giovinezza a causa dei parallelismi che lo accostano ai fatti di cronaca più recenti. Il virus sterminatore prende il nome di MEV-1 e inizia la propria diffusione partendo dalla Cina colpendo, negli infetti, i polmoni e il sistema respiratorio. Steven Sodebergh riesce a inserire nel film anche i complottisti no-vax raggiungendo quella nota di contemporaneità e lettura sociale che era carente nei film presi in esame fino ad ora. Nel cast figurano personalità del calibro di Marion Cotillard, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Bryan Cranston Matt Damon, Laurence Fishburne e Jude Law.
A causa della sua trama è divenuto – è proprio il caso di dirlo – virale nelle ultime settimane ed è diventato disponibile su diverse piattaforme di streaming come Chili, iTunes, Tim Vision e Infinity.
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E anche in questo caso ci siamo limitati a una manciata di pellicole. Saranno sufficienti, per superare la quarantena, cinque film? Avreste suggerito titoli diversi?
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