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Pokémon: una designer svela le origini di Pikachu

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Pokémon sono conosciuti in tutto il mondo e attorno a loro è stato costruito uno dei franchise più longevi di sempre per quando riguarda il mondo dei videogiochi e non solo. generazioni di fan sono cresciute con le diverse serie animate e i vari titoli usciti sulle piattaforme Nintendo. E quale Pokémon meglio di Pikachu riassume tutta l’epicità di questo brand?

Il simpatico compagno di mille avventure di Ash è di certo il Pokémon più amato in assoluto, a dirlo sono i dati ufficiali e i diversi sondaggi che si sono susseguiti negli anni. Ma forse non tutti sanno come abbia preso forma questo mostriciattolo, e pare che delle nuove rivelazioni potrebbero darci nuovi indizi sulla storia della sua creazione.

Ebbene sì, perché la designer Atsuko Nishida ha voluto approfondire le origini di Pikachu in una recente intervista, e le novità non sono state poche.

La designer ha raccontato come all’epoca le fosse stato affidato l’incarico di disegnare semplicemente un “Pokémon Elettro” e lei lo immaginò con la forma di un daifuku, il tipico dolce di riso giapponese rotondo, a cui aggiunse delle orecchie e un nome provvisorio “Pikachu“. A quanto pare quindi il nostro mostriciattolo non ha alcun legame apparentemente con i topi, così come invece si immaginava finora.

Dopo, gli altri membri dello staff notarono come il termine “chu” assomigliasse allo squittio dei topi e, gradualmente, iniziarono a fare di lui un “Pokémon a forma di topo”. In realtà, alle origini, Pikachu aveva assunto la forma di uno scoiattolo.

Anche voi oggi avete scoperto qualcosa del mondo dei Pokémon che ancora non sapevate? Vi ricordiamo tra l’altro che i remake per Switch di Diamante e Perla sono attesi nel 2022.

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