Dopo il nostro articolo di ieri, riguardante l’apertura sul sito ufficiale di Sony della pagina dedicata a PlayStation 5, sono arrivate le prime indiscrezioni riguardanti le specifiche tecniche della console giapponese. Le abbiamo raccolte qui per confrontarle con le informazioni che abbiamo già a disposizione su Xbox series X, la console Microsoft diretta concorrente di PlayStation 5.
Partiamo immediatamente con quella informazione che interessa tutti gli amanti dell’altissima risoluzione; PS5 non avrà l’8K, o almeno non per i giochi. Nonostante sul sito ufficiale viene riportato il supporto fino agli 8K, raggiungere questa risoluzione per i giochi, con il resto dell’Hardware installato su PS5 risulta praticamente impossibile. Resta salva la possibilità di poter godere dei 7680×4320 per i film. Il primo round è quindi un pareggio tra PS5 e Xbox series X, anche la console Microsoft supporterà una risoluzione non superiore ai 4k.
Restando in tema grafico possiamo parlare di GPU; entrambe le macchine monteranno al loro interno una AMD Radeon RDNA ma, mentre per XboX si ipotizzano già i 12 Teraflops, per PlayStation mancano ancora dati sufficienti anche solo per dar adito a una speculazione. A quanto pare la casa di Redmond passa in vantaggio con questo secondo incontro.
Altro punto di contatto, invece, tra le due macchine sarà rappresentato dalla capacità di immagazzinamento dei dati affidato, in entrambi i casi, ad un SSD dalla capienza di 1TB minimo. Vengono finalmente abbandonati i più lenti HDD in favore di una tecnologia dalle prestazioni migliori.
Parafrasando un noto YouTuber “ma come si può giudicare una console senza prendere in considerazione i giochi che ci gireranno sopra?” E difatti proprio di giochi vogliamo parlare.
Se per Xbox series X è stato confermato almeno un titolo al lancio (Hellblade 2) lo stesso non può essere detto della rivale prodotta da Sony che, invece, sembra sempre più intenzionata a dare gli ultimi momenti di lustro alle sue console attuali con The Last of Us part II e Ghost of Tsushima. La stessa Sony, tramite le parole di Jim Ryan sul suo blog, ha più volte confermato la loro esclusività su PS4.
Dal nuovo continente Phil Spencer ha ammesso che Xbox series X non godrà di esclusive console tripla A almeno per un anno, lasciando dunque aperta la porta a titoli che usciranno contemporaneamente anche per PC e per la console precedente. Microsoft dunque lascia ancora una volta il fianco scoperto alla questione esclusive, da sempre meglio gestite da parte di Sony che, dal canto suo, sta inanellando studi di sviluppo first party in rapida sequenza (al momento sono 14 gli studi della scuderia Sony e si vocifera già di un quindicesimo acquisto).
L’ultima annosa questione è legata alla retrocompatibilità con i giochi precedenti. Entrambe le concorrenti hanno confermato la totale retrocompatibilità con i titoli appartenenti all’attuale generazione (Xbox One e PS4) ma sono rimaste più sul vago per quanto riguarda i giochi apparsi sulle versioni precedenti delle console. Per Microsoft è facile ipotizzare la realizzazione di un supporto simile a quello visto già nella Xbox One con la possibilità di utilizzare gratuitamente i giochi di cui si possiede la copia fisica semplicemente scaricando quella digitale e utilizzando il supporto fisico come “conferma”. Discorso leggermente diverso per quanto riguarda Sony che offre invece la possibilità di recuperare i titoli PS3 e PS4 tramite PlayStation Now, servizio al quale risultano ufficialmente abbonati circa 40 milioni di utenti.
Insomma, PS5 non è ancora stata ufficialmente svelata ma pare proprio che Xbox series X avrà filo da torcere anche per questa generazione.
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ha terminato il proprio servizio dopo 7 anni, il gioco, presente sugli store iOS e Android, ha definitivamente chiuso i battenti Giovedì 28 Novembre 2024, alle 15:00 UTC+01:00. La sua chiusura è stata annunciata lo scorso 22 Agosto tramite i canali social ufficiali di Pocket Camp, promettendo però una versione a pagamento in cui è possibile trasferire i propri dati: Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.
La nuova app, disponibile dal 3 Dicembre di quest’anno, avrà un prezzo iniziale di 9.99€ su tutti gli store, lo sconto sarà disponibile fino al 31 Gennaio 2025. Dopodiché il prezzo base sarà di 19.99€
Ma quali sono le differenze?
La prima grande novità è la possibilità di giocare off-line, il gioco infatti non prevede il sistema pseudo multi-player utilizzato fino ad ora, che permetteva l’aggiunta di amici tramite un codice amico, con conseguente possibilità di visitare il loro campeggio, baita, camper; e quello di compra-vendita tramite le piattaforme di “bancarella”. Tutte queste funzioni, dunque verranno rimosse.
Rimossi anche gli acquisti in app: non sarà infatti presente la valuta dei “biglietti foglia”, ovvero token acquistabili o guadagnabili tramite particolari sfide, validi per oggetti e biscotti a edizione limitata.
Saranno inoltre presenti nuove meccaniche, come quella delle “carte amicizia” con i propri amici animaletti, e i token foglia (sostituti ai biglietti foglia), una nuova valuta che è possibile guadagnare tramite le attività in-game.
E Animal Crossing New Horizons?
Con grande disappunto di molti videogiocatori fruitori della console Nintendo Switch e, di conseguenza, di Animal Crossing New Horizons,sono passati oltre tre anni dall’ultimo aggiornamento del titolo. Dall’uscita del DLC “Happy Home Paradise”, arrivato in concomitanza all’update 2.0, Nintendo ha intrapreso un lungo silenzio in relazione al franchise di Animal Crossing per console.
Nonostante la Nintendo avesse specificato si trattasse dell’ultimo aggiornamento gratuito, i giocatori -me compresa- non avrebbero mai immaginato un silenzio lungo più di tre anni.
Ultimamente, però, alcuni fan hanno formulato l’ipotesi possano esserci novità in arrivo, grazie alla recente collaborazione del franchise con il brand Lego.
Non ci resta dunque che aspettare e, nell’attesa, provare il nuovo gioco mobile, Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.
In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente.
Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta.
I consumi delle console
È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!).
Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.
Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia
L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:
Premere il pulsante Xbox sul controller della console
Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema
Andare nell’area che riguarda le Impostazioni
In seguito premere sul tasto Generali
Optare per l’opzione Risparmio Energia
Infine selezionare l’opzione Arresta
Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore.
Chrono Crossè un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.
Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):
“Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.
Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.