Oggi, 9 dicembre, Twitch Italia si ferma. È il No Stream Day, l’iniziativa lanciata dal Cerbero Podcast e al quale hanno già aderito numerosi colleghi streamer. In una live collettiva, alla quale hanno partecipato numerosi colleghi streamer, sono stati illustrati i punti del Manifesto, una serie di richieste da rivolgere ai vertici della piattaforma.
Il No Stream Day, lo ricordiamo, prende spunto dalla situazione subita da Sdrumox, Il creatore di contenuti ha subito un ban il 7 maggio. Da quella data, per sei mesi, non ha avuto risposta sulla sua sorte e su un possibile reintegro sulla piattaforma.
Quindi, per far sentire la propria voce, i creator si fermeranno per l’intera giornata del 9 dicembre. Faranno eccezione gli streamer con contratti di lavoro in atto. Gli altri apriranno solo una breve parentesi di 5 minuti.
Come anticipato, nel manifesto viene richiesta maggiore chiarezza nell’applicazione delle regole. Queste, dicono nel documento, vengono lasciate all’interpretazione dei moderatori. Le modalità con cui Amazon – proprietaria della piattaforma su cui lavorano – valuta chi, in che modo e per quanto bannare uno streamer è assolutamente discrezionale spiegano, in sintesi, i firmatari.
Alla live hanno partecipato, tra gli altri: Fedez, Marco Merrino, Ivan Grieco, David Rubino, Barbie Xanax, AbiCocca, Victorlaszlo88, Lucy Lein e moltissimi altri. Tutti, ovviamente, aderiranno all’iniziativa. Il manifesto è visionabile per intero sul sito internet apposito. Di seguito i punti fondamentali.
Gli streamer ci tengono a specificare, in chiusura del documento, che il loro non vuole e non deve essere letto come un attacco a Twitch Italia, bensì come una richiesta di aiuto. Chiude il manifesto una citazione attribuita a Bob Woodward, giornalista investigativo del Washington Post, ironicamente giornale edito proprio da Jeff Bezos. Democracy dies in darkness, scriveva il giornalista.