Disney ha preso una decisione che potrebbe far scuola per il prossimo futuro. Il live-action dedicato a Mulan non sarà distribuito nei cinema ma direttamente su Disney Plus.
Una decisione che non ha raccolto però l’entusiasmo sperato. La pellicola dedicata all’eroina cinese era attesa nelle sale cinematografiche già questo 27 marzo. Mulan ha poi subito altri due slittamenti: prima al 24 luglio, poi al 21 agosto, prima che giungesse una parola definitiva da parte di Disney.
La società ha fermato le giostre e ha deciso che Mulan arriverà nei salotti ben prima che nei cinema. Una scelta assennata dato il proseguire di situazioni a rischio in gran parte del globo, Stati Uniti in testa. Meno assennata, invece, la decisione di non rendere il film disponibile normalmente includendolo nel prezzo dell’abbonamento mensile.
Chi vorrà vedere Mulan dovrà pagare, tanto. Circa 30 Dollari per gli Stati Uniti, verosimilmente 30 Euro in Italia. Disney potrebbe aver calcolato di far pagare un prezzo simile a quello che una famiglia media pagherebbe per entrare in una sala cinematografica.
Si tratta però anche di una mossa astuta e redditizia. Se anche solo un terzo dei 60 milioni di abbonati al servizio nel mondo decidesse di sborsare i 30 Dollari richiesti, il conto corrente di Disney si arricchirebbe di 600 milioni di Dollari. Cifra che potrebbe crescere ulteriormente sommando anche gli incassi derivanti dalle sale cinematografiche dove il film, lo ricordiamo, verrà comunque trasmesso. Se si pensa che la produzione del film è costata 200 milioni di dollari più pochi altri milioni per la produzione, ci si rende conto che l’affare è dietro l’angolo.
Il CEO di Disney Bob Chapek dalle pagine di Variety assicura che questo non è il nuovo modello di business della compagnia, ma si contraddice subito dopo affermando che si tratta di un test. Sempre secondo Chapek, Mulan sarà un volano. Convinceremo molte più persone a sottoscrivere un abbonamento a Disney Plus.
Chapek parla di Mulan come di un caso isolato ma anche di un modo di tastare il polso del pubblico. Se i riscontri fossero buoni (come nel caso ipotizzato sopra) potremmo ancora definire il tutto un “caso isolato”?
Nel frattempo l’industria cinematografica sembra sentirsi tradita dal comportamento di Disney. Al momento la posizione ufficiale, lo abbiamo visto, non è quella di abbandonare i cinema ma è chiaro che, se il piano di Disney dovesse funzionare, ad una certa potrebbe anche succedere questo.
Lo ha capito anche il gestore di un cinema francese. Alla notizia di dover rinunciare, almeno temporaneamente, agli incassi derivanti da uno dei live-action più attesi dell’anno, ha buttato giù un cartonato promozionale. La reazione, ripresa con uno smartphone, è finita in rete dove è subito divenuta virale.
Adesso, non ci resta che attendere il 4 settembre per poter fare i conti.
Mulan è un film diretto da Niki Caro. Nel cast troviamo Liu Yifei, Gong Li, Jimmy Wong e Doua Moua. Negli Stati Uniti la pellicola è classificata come vietata ai minori di 13 anni.
Nell’attesa del film, potete recuperare l’ultimo trailer uscito pochi mesi fa.