Molti di voi si ricorderanno di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. L’ultimo gioco di Hideo Kojima sviluppato in seno a Konami ha riscosso un buon successo di critica e pubblico. Pur con tutte le sue criticità e le sue mancanze, si intende. Missione 51 e Capitolo 3 su tutti. Sul fronte videogames, adesso, la saga è oggetto di rumor e speculazioni.
Il gioco Konami ha il, triste, primato di averci privato, alla fine, di una delle saghe videoludiche più amate di sempre. Ma la software house giapponese, in fondo, sa quanto importante per noi siano quelle tre parole: Metal Gear Solid. In particolare per Daniel Melville, un ragazzo di 29 anni che, fin dalla sua nascita, ha dovuto vivere senza la sua mano destra.
A causa di questa menomazione, Daniel si è rivolto a Open Bionics, una società nata nel 2016 che fornisce protesi all’avanguardia per questo tipo di esigenze. Tra i prodotti di punta di Open Bionics rientra sicuramente Hero Arm. Si tratta di un braccio prostetico tecnologicamente avanzato. La protesi, realizzata con stampa e modellazione 3D per adattarsi ad ogni situazione, può essere personalizzata a seconda dei gusti degli utenti.
Il co-fondatore di Open Bionics, Samantha Payne ha dichiarato che, fin dalla fondazione gli utenti che richiedevano Hero Arm desideravano ardentemente una skin ispirata al Venom Snake di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Il problema erano i diritti relativi, ovviamente in mano a Konami.
Poi la compagnia giapponese ha finito con l’accogliere le richieste di Open Bionics. Daniel, che da un po’ di tempo è anche Ambassador per la società nata a Bristol nel 2014, è stato il primo destinatario di questo nuovo arto personalizzato. Ho sempre desiderato un braccio bionico come questo. Amo i videogiochi e Metal Gear Solid, indossare il braccio di Snake nella vita reale è semplicemente straordinario, ha dichiarato Melville.
Soddisfazione anche da parte del presidente di Konami, Takayuki Kubo. Siamo incredibilmente felici di collaborare con Open Bionics. Siamo entusiasti di veder prendere vita, nel mondo reale, l’arto bionico di Venom Snake con un prodotto tecnologico che sta migliorando la qualità della vita di chi ha perso gli arti superiori. Queste le parole di Kubo.
Dopo l’accordo è arrivato anche un commento di Payne. Siamo grati a Konami per la preziosa collaborazione. tutto è nato da un reciproco interesse per arte, scienza e tecnologia. È pura gioia vedere questo pezzo di arte e ingegneria avere un impatto positivo sulla vita di molte persone.
Non si tratta comunque della prima collaborazione tra Konami e società impegnate nella realizzazione di questo tipo di protesi. Già nel 2016, grazie alla collaborazione con un’altra azienda, James Young, un giovane britannico che aveva perso gamba e braccio in un incidente ferroviario, aveva avuto in dono la sua protesi high-tech.
Di quella particolare storia ci resta un documentario, denominato Metal Gear Man, disponibile su YouTube.