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MEGARETTE Savage New World – REQUIEM: è la fine?

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Eccoci qui a parlare, o meglio a scrivere, del terzo e ultimo volume della distopica saga fantascientifica sulle gesta della dea-gigantessa Megarette. Se l’anteprima dell’articolo o magari qualche immagine a riguardo vi avessero fatto venire voglia di recuperare i tre volumi, eccovi i link delle nostre recensioni a riguardo!

MEGARETTE Volume 1 – recensione senza spoiler

MEGARETTE Volume 2 – recensione senza spoiler

Bene, se avete recuperato tutto ora siete pronti a continuare. Ma entriamo nel vivo con l’ultima recensione dedicata alla trilogia, rigorosamente senza spoiler riguardanti il volume in merito!

Un accenno di trama

Avvertimento spoiler! Stiamo parlando del terzo e ultimo capitolo di una trilogia, se non avete letto i precedenti correte su WeirdBook o in fumetteria, rimediate, e poi tornate da noi per sapere cosa ne pensiamo! Eravamo rimasti dopo una battaglia. Dopo una piccola vittoria, utile ad Anna e ai suoi compagni per avere la possibilità di incontrare nuovi personaggi ora approfonditi. Una schermaglia non fondamentale ai fini di vincere la guerra contro i Neanderthal però. 

Non tutti i nuovi arrivati si fidano delle due “donne guerriere”, il sentimento è ricambiato. Eppure, essi sono l’unica possibilità per loro di capire dove si trovi il nascondiglio dei nemici. Il mondo è al collasso, gli alleati scarseggiano e muoiono in continuazione. Ecco perché un’incursione al covo dei Neanderthal sembra ad Anna l’idea migliore… se non l’unica. 

Inizialmente ritroviamo la ragazzina insicura e non convinta della propria vera natura, ancora alla ricerca di sé stessa, ma continuando e avvicinandoci alla fine ci renderemo conto che il viaggio di Anna non è solamente fisico.

Pensieri sulla saga MEGARETTE Savage New World

La saga di Megarette è sicuramente complessa, sia a livello di impostazione sia per quanto riguarda le tematiche trattate. Di genere fantascientifico, attraverso i capitoli arriva a toccare tematiche quali la libertà e l’oppressione, la ricerca delle proprie origini, il rapporto genitori-figli e la ricerca di un’identità personale non sempre facile da ritrovare. Inoltre, come abbiamo visto nelle prime recensioni, sono molto importanti le ricerche storiche e anatomiche che hanno precorso la creazione effettiva dei volumi. Quello a cui queste ricerche hanno portato è un fumetto ben costruito, in grado di collegare fra loro attraverso una storia non banale e per nulla immediata, tutte le tematiche appena elencate. Probabilmente non sono neppure complete, ecco perchè consiglio di leggere la saga

I disegni che accompagnano la scrittura dei volumi di Megarette sono estremamente puliti e ordinati, non per questo mancano di potenza. Le esplosioni, le battaglie e gli scontri fisici sono resi con un ottimo dosaggio di chiari e scuri e nonostante il fumetto sia ovviamente un’arte muta, tutto è estremamente funzionale nel portare il lettore all’interno dello scontro e a farglielo ‘sentire’ al massimo. Tutto sempre in bianco e nero quindi, ed estremamente accattivante e ben strutturato

Protagonisti e comprimari sono diversi fra loro e riconoscibili, i paesaggi che cambiano ci accompagnano in un credibilissimo immaginario post apocalittico e i villain finali, beh… mi fermerei qui.

…e questo ultimo volume? 

Non sarà una riflessione troppo lunga e approfondita perché per le tematiche trattate e per il modo in cui sono state analizzate e risolte, rischieremmo di spoilerare alcune scelte di scrittura decisamente importanti ai fini della trama. Basti vedere il fatto che anche solo cercare di impostare un discorso sui villain del fumetto significherebbe analizzarne i rapporti coi protagonisti e con i mondi che abitano. 

Cosa dire allora? Il terzo volume della saga Savage New World è perfettamente in linea con i precedenti. Lo possiamo dire per quanto riguarda la continuità del racconto, capita a volte che interrompendo una storia per passare al volume successivo ci si senta un po’ spaesati. In questo caso la sensazione non è presente. La crescita dei personaggi (…oltre a quella fisica di Anna) va avanti e li porta su un altro livello di confidenza fra di loro e nei confronti della battaglia che ancora li aspetta. 

E la vera e propria conclusione è… soddisfacente. Molto soddisfacente, e qui parlo semplicemente abbandonandomi ai miei gusti personali. Quello che posso dire in generale però è che si tratta di un finale decisamente inaspettato per l’evoluzione di trama a cui si stava per giungere. Questa scelta lascia il lettore in preda alle domande, e le risposte che si cercano saranno probabilmente diverse per ognuno di noi lettori. O almeno questa è l’impressione che io ho avuto leggendo Megarette. 

Continuare a parlare del terzo volume in singolo però, dell’apice della vicenda, potrebbe essere controproducente nei confronti dell’effetto sorpresa e dell’aspettativa che speriamo di aver creato. Perciò chiuderei il paragrafo semplicemente affermando che, secondo me, Megarette funziona.

Per concludere…

Che cosa ne pensate quindi? Vi abbiamo creato un p’ di curiosità nei confronti di questa o altre saghe simili? Se non siete appassionati lettori di fumetti, sottolineo il fatto che Megarette sarebbe un ottimo titolo per affacciarsi alle potenzialità del mezzo. Chissà che da qui in poi non vi si apra un mondo nuovo! Festival del fumetto, presentazioni ed eventi organizzati in tutta Italia per promuovere e far conoscere i nuovi progetti non mancano, per esempio. 

Certo con il primo volume di Megarette andiamo indietro di qualche anno, ma questo è solo un motivo in più per correre, mettersi in pari e continuare ad immergersi sempre di più in questo mondo meraviglioso che è quello del fumetto!

Buona lettura!

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