La storia di Mary Wollstonecraft Shelley è, sotto molti aspetti, più interessante dei suoi stessi libri. Perché proprio dalle sue esperienze di vita sono nati i suoi capolavori, primo tra tutti Frankenstein, o il Nuovo Prometeo. La graphic novel che vi voglio consigliare permette di conoscere gli aspetti più profondi della sua vita, che l’hanno portata a essere una delle più grandi scrittrici della storia. Sto parlando di Mary e il Mostro, di Lita Judge.
Grazie alla narrazione a versi liberi, che accompagnano le meravigliose illustrazioni dell’artista, veniamo trascinati nel mondo brutale quanto poetico di Mary, nel travolgente amore per Percy Shelley, nel dolore per la perdita dei figli, e soprattutto nella creazione di un’opera immortale.
La trama
La storia segue quella di Mary, dalla giovinezza (tutt’altro che spensierata) all’età adulta, segnata da avventure, periodi di felicità ma anche di enorme dolore. Pian piano impariamo a vedere il mondo con i suoi occhi, e capiamo che un’opera straordinaria come Frankenstein non poteva che nascere da una donna straordinaria.
Figlia della filosofa Mary Wollstonecraft, crebbe all’ombra della fama della madre. Un’ombra però che invece che asfissiarla le ha impresso grandi ideali di libertà personale e indipendenza. Idee che però non erano condivise dalla matrigna, che il padre aveva sposato dopo la morte per parto della prima moglie. Mary visse quindi in un ambiente misto, camminando sulla linea che divide il progressismo e il bigottismo. Poi arriva l’incontro con Percy, e l’equilibrio cade. Mary e Percy si amano, come solo pochi riescono: follemente e incondizionatamente. Un amore che porta gioia, ma anche immenso dolore e quasi follia.
Il giorno che Percy Bysshe Shelley
Entra nella mia vita
È come se una folgore
Mi attraversasse l’anima
Proprio questo amore però li porta ad essere rinnegati dalle famiglie, dato che Percy nasconde un segreto: in verità è già sposato, e nonostante la sua famiglia sia ricca non gode di ottimi rapporti con loro.
Le gioie sembrano essere sempre contrastate dai dolori, e così le disgrazie si susseguono. Inseguiti dai debitori, scappano senza un soldo, e poco dopo la figlia Clara muore, lasciando entrambi disperati.
Ho diciassette anni
E sono già
Figlia di uno spettro
E madre di un pugno d’ossa
Poi l’incontro con Lord Byron, l’eccentrico scrittore, e la partenza per la sua villa in Svizzera. Proprio lì nascerà il celebre romanzo, in una notte di temporale, tra fulmini e tuoni in un’atmosfera da romanzo gotico.
Il male si annida troppo facilmente nel cuore degli uomini
Cosa accadrà se avranno il potere
Di creare la vita?
Perché leggerlo
Da tutte le esperienze di vita, dai rifiuti, gli insulti, il dolore, ma anche le passioni, l’euforia e la libertà, nascerà una delle più grandi opere di sempre. Mary e il Mostro ci accompagna nella creazione di Frankenstein e del suo mostro, e proprio in quel mostro ritroviamo Mary, come uno specchio distorto della realtà. Una creatura nata dalla morte, profondamente gentile nell’animo ma allontanata dalla società e dalle persone, e per questo incattivita. Perché se è vero che gli uomini possono dare la vita, è anche vero che tanto facilmente la possono togliere, o rovinare per sempre. I versi liberi e le illustrazioni ci accompagnano, tenendoci per mano, nella vita di un’autrice troppo a lungo rimasta nell’ombra. L’ombra di sua madre, di Shelley, di Byron e alla fine della sua stessa creazione, che altro non è la sua anima d’inchiostro e carta.
A volte la vita dell’artista è essa stessa l’opera d’arte, e nel caso di Mary è innegabile. È una biografia appassionata, oscura e intrigante di una donna che ha combattuto contro la società per essere libera, ripudiando la crudeltà della natura umana, rifiutandosi di farsi sconfiggere, e ha vinto. Il premio è l’immortalità, la sconfitta della morte, anche se forse non come se l’aspettava.
L’autrice
Lita Judge, nata in Alaska, è autrice e illustratrice di oltre venti libri, tra narrativa e non fiction, per i quali ha ricevuto numerosi premi. Prima di dedicarsi ai libri, Lita era una geologa e lavorava sui fossili di dinosauro. Ma un viaggio a Venezia con suo marito l’ha convinta a dedicarsi con tutta se stessa all’arte, la passione di una vita. Adesso, quando non è nel suo studio, è in giro per l’Europa con taccuino e matita. Mary e il mostro è nato dalla lettura dei diari di Mary e Percy Bysshe Shelley, mentre visitava i luoghi on cui la coppia aveva vissuto. Anche scrivere questo libro è stato un viaggio per Lita, durato cinque anni. Vive negli Stati Uniti.
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