Il mangaka è colui che crea un manga, il fumetto giapponese per eccellenza che ha da tempo superato i confini del suo Paese natio ed è sbarcato in ogni parte del mondo. Questo lavoro, nella percezione comune, è prettamente maschile e questo – probabilmente – perché molti dei mangaka di fama mondiale sono uomini: Akira Toriyama (Dragon Ball), Eiichirō Oda (One Piece), Hirohiko Araki (Le Bizzarre Avventure di JoJo) e altri. Ma è davvero un lavoro da uomini? Ebbene le percentuali ci dicono altro.
Uno studio condotto attraverso il portale giapponese ManNavi ha dimostrato come la stragrande maggioranza dei lavoratori nel settore della creazione dei manga, siano in realtà lavoratrici, tanto che il 77% dei mangaka sono donne. Di seguito riportiamo un doppio grafico, quello a destra mostra i dati percentuali dei mangaka divisi per sesso, quello a sinistra divisi per età. Ecco i grafici:
Come dicevamo il 77,2% dei mangaka sono donne, il 18,1% sono uomini e il rimanente 4,7% del campione analizzato ha deciso di sono rispondere. Il dato assolutamente maggioritario della presenza femminile in questo campo potrebbe stupire ma bisogna pensare che ci sono moltissimi manga creati da donne e anche mangaka di fama mondiale – che fanno da contraltare agli esponenti maschili citati sopra – come RumikoTakahashi (Lamù, Ranma ½ e Inuyasha), HiromuArakawa (Full Metal Alchemist) e KoyoharuGotōge (Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba).
Per quanto riguarda il secondo grafico, quello relativo all’età, si evidenzia come il 47% dei mangaka abbiano fra i 30 e i 39 anni, il 24,3% abbia fra i 40 e i 49 anni, il 16,5% fra i 20 e 29 anni e il 10,8% fra i 50 e i 59 anni, il restante è compreso nelle fasce di età sotto i vent’anni e pari o sopra i sessanta.