I giocatori della community di Animal Crossing e di Splatoon si sono armati di switch durante quest’ultimo weekend per aggiungersi alla lunga fila dei sostenitori di Black Lives Matter e delle proteste in corso in America per l’uccisione di George Floyd. Al contrario di molte altre community, dove l’argomento viene deliberatamente ignorato o addirittura neanche visto come un problema da risolvere, i giocatori di Animal Crossing e Splatoon hanno inondato, rispettivamente, le proprie isole di cartelli a sostegno della protesta e la lobby di messaggi di solidarietà e supporto.
Generalmente, questo genere di giochi si posiziona ben lontano dal voler affrontare od essere associato ad argomenti di natura politica o sociale. Si tratta infatti di forme di escapismo, mezzi con i quali distanziarsi dalla realtà degli eventi, fuggire dalla vita di tutti i giorni, poiché qui, dove i problemi della vita reale non arrivano, ciò che conta sono divertimento e svago.
Eppure è proprio quando un problema reale arriva ad avere risonanza in mondi isolati, come le sandbox di Animal Crossing e Splatoon, giochi inclusivi, che supportano e sostengono l’espressione del singolo, che veramente si capisce quanto grande sia, effettivamente, il problema.
Ebbene, similmente a quanto successo con le proteste di Hong Kong, i giocatori di Animal Crossing e di Splatoon stanno cercando di esprimere la propria solidarietà alla causa in un modo forse semplice e limitato, ma comunque d’impatto; altrimenti, diciamocelo, non farebbe notizia. Entrambe le community, in un movimento che potrebbe benissimo essere definito di massa, hanno alzato le loro voci digitali in-game, aggiungendosi alla coda del coro che già imperversa in America. Al di là di cartelli e messaggi in lobby, i giocatori hanno cominciato a denunciare canali e gruppi all’interno del panorama del gioco stesso in cui messaggi di protesta e a sostegno della causa #BlackLivesMatter venivano censurati.
Particolare è il caso di Animal Crossing, più comunitario e interattivo di Splatoon, i cui giocatori hanno forzato Nookazon, risorsa in cui i villagers possono scambiare oggetti gli uni con gli altri, a pubblicare una dichiarazione in supporto alle proteste.
Al messaggio della community sul sito di scambi, si è poi aggiunto lo streaming, arrivato a durare 10 ore, di Tanya DePass, direttore di I Need Diverse Games: iniziato con un obiettivo di raccolta donazioni di 500 dollari per il “The Bail Project”, un’organizzazione no-profit per combattere l’incarcerazione di massa sfruttando il sistema delle uscite su cauzione, lo stream di Animal Crossing è arrivato a raccogliere più di 150.000 dollari.
Inizialmente partito come uno stream di Twitch su Tiltify, lo stream di Tanya è sbarcato sulla homepage di Twitch; allo stream si sono poi aggiunti diversi membri di Critical Role, tra cui Sam Riegel e Brittany Walloch, a dare supporto alla causa del movimento Black Lives Matter, portando con loro la community dello stesso Critical Role.
Silvia Baliardini