La Italian International Film – Gruppo Lucisano e la Kubla Khan 1990 di Umberto Massa hanno acquisito l’opzione sui diritti biografici per realizzare una serie sulla vita e la carriera di colei che è considerata una leggenda assoluta dello star system mondiale: Raffaella Carrà.
“Sono davvero felice di annunciare questo progetto e poter collaborare con gli eredi di Raffaella – dichiara la produttrice Paola Lucisano – così come della partnership produttiva con Umberto Massa”.
“Siamo tutti entusiasti di questa nuova avventura, poiché ci consente di rappresentare una figura unica nel mondo dello spettacolo – spiega -. Un mito che ha influenzato intere generazioni, un’artista che ha saputo incantare il pubblico di ogni età, genere e livello culturale. La sua straordinaria popolarità ha varcato i confini italiani e l’ha resa icona della musica e del costume in ogni parte del mondo. Ed è nel mondo che noi la porteremo”.
Non vediamo l’ora di vedere come sarà realizzata questa serie sulla grandissima Raffaella Carrà.
Chi era Raffaella Carrà
Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bologna, 18 giugno 1943 – Roma, 5 luglio 2021), è stata una soubrette, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, radiofonica e autrice televisiva italiana e molto altro.
Definita la regina della televisione italiana, è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte.
Durante la sua lunga carriera è diventata un’icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all’estero, soprattutto in Spagna e America Latina. Il suo più grande successo è stato il singolo Do it do it again, versione inglese di A far l’amore comincia tu, il primo brano di un’artista donna italiana a piazzarsi al secondo posto nella classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, vendendo oltre 21 milioni di copie nel mondo.
Nell’autunno del 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola «l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso». È stata anche un’amatissima icona del mondo LGBT.