Di fronte alla pressione del governo turco che chiedeva di rimuovere dalla serie If Only un personaggio gay, Netflix ha deciso di cancellare lo show. All’inizio la piattaforma di streaming aveva trovato un accordo con il governo, ma dopo le crescenti politiche anti-LGBTQ+ nemmeno il colosso ha potuto far finta di niente.
Netflix ha quindi cancellato la serie drammatica turca If Only, decidendo di rimuovere l’intera produzione piuttosto che cercare di venire a patti con le critiche del governo del presidente Erdogan, che contrariamente avrebbe impedito le riprese.
Un portavoce di Netflix ha spiegato:
Netflix rimane profondamente impegnato con i nostri utenti turchi e la comunità creativa in Turchia. Siamo orgogliosi dell’incredibile talento con cui lavoriamo. Al momento abbiamo diverse opere originali turche in produzione, e altre in arrivo, e non vediamo l’ora di condividere queste storie con i nostri utenti in tutto il mondo.
Netflix e la censura
Questa è solo l’ultima delle pressioni che Netflix ha ricevuto da parte di governi che chiedevano di censurare serie tv e film. Ricordiamo che l’anno scorso l’Arabia Saudita ha chiesto alla piattaforma di rimuovere un episodio di Patriot Act With Hasan Minhaj dal suo servizio in quel Paese perché l’episodio includeva un critica al regime.
Netflix ha quindi pubblicato un report nel quale elencava i Paesi che fino a quel momento avevano presentato lamentele e richieste di rimozione di alcuni contenuti (alcuni sono insospettabili), tra questi Singapore e Germania – che ha vietato Night of the Living Dead.
Mentre Netflix era arrivato ad un accordo con quei Paesi, ora ha preso una decisione molto forte, dalla quale sarà difficile tornare indietro, ma la domanda è: se la Turchia si rifiutasse di autorizzare qualsiasi contenuto con personaggi (o richiami) LGBTQ+ sarebbe disposto a ritirarsi dal Paese, dove ha 1,5 milioni di abbonati?