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IF – La Fondazione Immaginaria, quattro storie fuse in un solo universo | Recensione

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Quattro mondi narrativi, due media diversi, un solo universo. Dire che IF – La Fondazione Immaginaria, la storia che vi raccontiamo in questa recensione, sia un progetto ambizioso, sarebbe limitativo. Non serve la spiccata fantasia di Leo Knight, protagonista sia del libro che del fumetto, per immaginare il lavoro di Fabio Guaglione, insieme agli autori e fumettisti che hanno scritto i romanzi e i graphic novel che compongono l’Imagoverso: Quarantine Prophets, Carisma, Carnivalia e, per l’appunto, IF – La Fondazione Immaginaria. Quattro mondi, con i loro rispettivi “poteri” e personaggi, tutti fusi nella stessa storia. Ma ha funzionato? E soprattutto, potete leggere solo quello che volete, oppure dovete seguire tutta la saga? Vi aiutiamo a capirlo in questa recensione di IF – La Fondazione Immaginaria.

La nostra recensione di IF – La Fondazione Immaginaria

Solitamente, nelle nostre recensioni, partiamo dalla storia: è quasi sempre il motivo per leggere un libro o un fumetto. Ma il progetto dell’Imagoverso merita un approccio diverso, perché ha un coraggio che ci ha davvero colpito. Anzitutto, progettare universi crossmediali non è banale nel mondo dell’editoria. E poi si tratta di un progetto tutto italiano, con romanzi editi da La Corte e fumetti da Panini Comics — cosa ancora più rara.

Quattro mondi, due media: un universo

Tutto nasce con Quarantine Prophets – Epifania (che abbiamo recensito qui), che ci porta in una prigione per Profeti. Si tratta di persone che, all’improvviso, mostrano superpoteri — un mix fra un “prison drama” e gli X-Men. Continua con Carisma – La scienza dell’anima, che vede la scienziata Clara De Martini lavorare con l’esorcista Padre Jacques, facendosi aiutare da una persona tormentata da un dono maledetto, Erik. Un po’ noir e un po’ horror, fra scienza e religione. Poi arriva Carnivalia – La notte della maschera di fuoco, dove un artefatto mistico trasforma gli invitati a una festa nella maschera che indossano, con un gruppo di ragazzi che dovrà spezzare l’incantesimo. Ma si fonde in IF – La Fondazione Immaginaria, l’oggetto di questa recensione.

Oltre ai fumetti, sono usciti anche quattro romanzi, che completano e arricchiscono ognuno dei quattro mondi. L’indagine dell’anima ci ripresenta i protagonisti di Carisma; La prigione dei Profeti ci mette nei panni di una delle guardie di Quarantine Prophets; Schiavi della maschera ci fa vivere la precedente notte magica di Carnivalia, quando la maschera risveglio le divinità degli schiavi diretti in America. E poi c’è il romanzo di IF, che introduce tutti i personaggi della scuola dell’immaginazione al centro del fumetto (di cui vi parleremo più nel dettaglio.

Durante i vari fumetti e nei romanzi, Guaglione e i suoi co-autori hanno messo indizi di varia natura del fatto che i quattro mondi fossero collegati. Ma è solo con il fumetto di IF, uscito quest’anno, che hanno tirato le fila in un crossover fumettistico.

Recensione di IF – La Fondazione Immaginaria: il potere dell’immaginazione

I crossover non sono certo una novità per il mondo dei fumetti. Ma di solito, avvengono fra personaggi dello stesso mondo: Batman e Superman possono facilmente percorrere la distanza fra Gotham e Metropolis. In altri casi, si ricorre al “multiverso” per far incontrare personaggi troppo diversi per vivere nello stesso mondo. Ma l’Imagoverso, invece, ha usato il potere dell’immaginazione.

Per poter tessere tutte le fila, serviva una storia capace da fare da “contenitore” di tutte le altre. Il mondo di IF è quello perfetto per questo tipo di esercizio — e lo si capiva già leggendo il romanzo di Fabio Guaglione e Maurizio Temporin. È qui che incontriamo Leonard, un giovanissimo aspirante scrittore che viene reclutato in una “scuola per Bambini Imago”.

In questo mondo, scopriamo, l’immaginazione può dare vita ai personaggi inventati da scrittori e leggende. I Bambini Imago, come Leo o i suoi compagni di corso Rebecca, Mirko ed Eve, hanno tanta fantasia da poter immaginare dei modi per catturare questi essere fantastici (Imagonoidi). E quando li immaginano con convinzione, questi modi diventano reali e loro risolvono le missioni.

Accanto a loro troviamo personaggi nuovi come la mentore Mila, ma anche “vecchie conoscenze” di tutti i lettori, come Sherlock Holmes, un Imagonoide consapevole che ha deciso di diventare un insegnante per la IF.

Una storia per unire più mondi in un solo Imagoverso

Nel mondo di Leo e compagni, leggere libri è l’atto più potente che qualsiasi persona possa fare. Ma anche la nona arte non scherza. Diego è un ragazzo che divora fumetti di ogni tipo, e vuole presentare una sua sceneggiatura originale al prossimo evento Nerd della propria città per realizzare il suo sogno: diventare un fumettista.

Suo padre non è della stessa idea: vorrebbe che si concentrasse di più sulla scuola, soprattutto perché Diego è peggiorato molto da quando ha perso la madre. Diego, però, per un caso fortuito scopre di poter diventare molto più che un autore: trova una maschera magica in un cassonetto, la stessa di uno dei suoi fumetti preferiti, Carnivalia.

Dalla camera di Diego capiamo subito che Carnivalia non è il solo fumetto dell’Imagoverso che ha letto. E nel corso della storia, troveremo anche poteri, artefatti e personaggi di Carisma e Quarantine Prophets.

La IF scoprirà che qualcosa non funziona nel verso giusto. E sospetta che la fantasia di Diego possa giocare un ruolo in quello che sta succedendo: le storie dell’Imagoverso stanno prendendo vita. Ma si tratta solo del potere dell’immaginazione, o c’è qualcos’altro sotto?

Un bilanciamento difficile

IF – La Fondazione Immaginaria si presta naturalmente a contenere in sé altre storie. Nel romanzo, troviamo alcune pagine tratte da classici come Il Mago di Oz, trascritti parola per parola, per ispirare i protagonisti della storia principale. Quindi tirare le fila dell’Imagoverso ha senso qui.

Tuttavia, il rischio è sempre quello di snaturare il tono “naturale” dei personaggi. Come un Batman dentro una storia di Flash, Padre Jacques di Carisma non si trova a suo agio nel tono più spensierato di IF. Lo stesso vale al contrario: vedere i personaggi di Quarantine Prophets dà un tono più “adulto” alla scuola di immaginazione che rischia di stridere un po’.

Questa è la grande scommessa dell’intero Imagoverso: trovare lettori che possano trovarsi a proprio agio in tutti i mondi. Carnivalia e IF si rivolgono a un pubblico decisamente più giovane rispetto a Quarantine Prophets e Carisma, cosa che rischia di ridurre il numero di lettori che vogliono vivere l’esperienza per completo. Non che sia obbligatorio: tutti i mondi stanno in piedi da soli. Ma questa storia in particolare migliora se avete letto anzitutto il romanzo omonimo, ma anche tutti i fumetti (e meglio anche i romanzi). E per farlo dovete abituarvi a saltare da un tono all’altro, da un genere all’altro in maniera piuttosto fluida.

Recensione di IF – La Fondazione Immaginaria: cosa significa fare centro

Noi siamo lettori onnivori e, in linea di massima, dobbiamo dire che esplorare l’Imagoverso ha suscitato il nostro interesse. Ma abbiamo trovato IF – La Fondazione Immaginaria meno “immaginifico” di quanto ci aspettassimo. Il romanzo ha una progressione piuttosto scontata, e i “meta-riferimenti” di Leo che cita il Viaggio dell’Eroe non fanno che sottolinearlo. Alcune delle rivelazioni (per esempio, su chi è il cattivo finale) sono un po’ telegrafate e alcune scene non ci hanno colpito emotivamente come avrebbero dovuto.

Ma, forse, non si tratta di vere e proprie pecche, quanto del fatto che sia un romanzo di avventura per ragazzi, volutamente più semplice da seguire. Lo stesso vale per il fumetto, che per contenere la complessità dell’Imagoverso finisce per semplificare la struttura della trama.

L’ambizione di questo fumetto era quella di far convergere quattro diversi mondi e due diversi media: in questo, pensiamo che Guaglione, Temporin, Gammardella e Rudoni abbiano fatto centro. La storia fa convergere gli altri universi narrativi in maniera convincente, oltre che efficiente. Il problema è che il fumetto dovrebbe anche far convergere due diversi toni, quello più “adulto” di Carisma e dei Profeti con quello più “giovane” di Carnivalia e dei Bambini Imago. E su questo fronte ci sembra che manchi qualcosa.

Questo, tuttavia, non per forza deve essere un limite. Per esempio, sarebbe interessante vedere un incontro dell’Imagoverso nel mondo buio e lugubre di Carisma, anche se forse trovare una logica con cui legare le storie sarebbe complicato. Ma, dopotutto, questo intero universo si basa sulla forza dell’immaginazione: non c’è nulla di impossibile.

Trovate il fumetto sul sito di Panini Comics, mentre su quello di La Corte potete anche acquistare la combinazione libro e fumetto.

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IF. La Fondazione Immaginaria
Guaglione, Fabio (Autore)

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