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Gaming

I numeri del business dei videogiochi in Italia nel 2019

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Anche quest’anno IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association) – sulla base di diverse fonti di ricerca come Game Sales Data (GSD), GameTrack e AppAnnie, nell’ambito dell’osservatorio permanente sul settore promosso dalla federazione europea ISFE – ha presentato un interessante rapporto che ci mostra quale sia il mercato dei videogiochi in Italia, i titoli di maggior successo e il profilo dei giocatori. Un documento che in definitiva ci aiuta a comprendere la grande portata dell’industria videoludica in termini di investimenti e pubblico.

Il mercato dei videogiochi in Italia

Nel complesso il mercato dei videogiochi registra una crescita del +1,7% rispetto al 2018, generando un giro d’affari pari a 1 miliardo e 787 milioni di euro. Il settore continua a essere trainato dalle vendite di hardware e software, che realizzano rispettivamente un fatturato di 358 milioni di euro e 1.4 miliardi di euro – anche se bisogna segnalare che il mercato dell’hardware ha subito un leggero calo in vista dei nuovi lanci annunciati (PS5). 

Le console home (239 mln di euro) la fanno ancora da padrone rispetto a quelle portable (18 mln di euro) che però segnano un +78% rispetto all’anno precedente. E di 950.800 console di gioco 852.102 sono home, 98.787 portable e 33.391 unità retro.

Il mercato del software registra un trend generalmente positivo. In particolare il software digitale – comprensivo di digital download su console e PC e di app – è il segmento maggiormente in espansione, con un fatturato di 1 miliardo e 429 milioni.

Il segmento degli accessori rimane stabile (segna -0,1% rispetto al 2018), con un fatturato totale di 101 milioni di euro.

I titoli più venduti del 2019

Ecco l’elenco dei titoli più venduti dello scorso anno (immagine da rapporto IIDEA)

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Il profilo dei videogiocatori italiani

Veniamo adesso a definire chi sono i videogiocatori: gli Italiani che hanno avuto un’esperienza di gioco nel corso del 2019 sono stati 17 milioni, ovvero il 39% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni. 

Di questi, gli uomini rappresentano il 53%, mentre le donne il 47% (con un divario che di anno in anno si assottiglia). Sono soprattutto i più giovani ad usare i videogiochi, con una concentrazione maggiore tra gli 11 e i 24 anni

Per quanto riguarda le piattaforme di gioco preferite, i dispositivi mobile come smartphone e tablet sono i più utilizzati, con un pubblico di 10.5 milioni di videogiocatori, di cui 5.6 milioni di donne. Seguono i PC con 7.8 milioni di videogiocatori e le console home con 6.7 milioni. C’è da dire però che un videogiocatore trascorre in media più tempo davanti a una console (5,4 ore a settimana) che giocando a un PC (4 ore) o con un dispositivo mobile (5,3 ore a settimana). 

Ecco il grafico tratto dal report di IIDEA

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Un’industria in crescita

La dinamicità è tra le principali caratteristiche dell’industria dei videogiochi, che ogni anno deve reinventarsi e confrontarsi con sfide tecnologiche sempre nuove. Il 2020 rappresenterà una nuova era per l’industria dell’intrattenimento e un nuovo ciclo generazionale (è atteso per fine anno il lancio della Playstation 5). Che sia un passatempo, un lavoro o una passione il mondo dei videogiochi coinvolge un numero di giocatori crescente e diversificato in Italia, come nel resto del mondo, uscendo dalla nicchia dei soli fan, ma diventando un’esperienza diffusa più livelli.



Faccio parte di quella strana categoria di persone che, nonostante ci siano mille film da guardare, milioni di manga da leggere e trecento nuovi titoli di videogiochi, si fissa sempre sulle solite cose, per poi passare notti intere a rimettersi in pari con il mondo. Laureata in Lettere e in Editoria e Giornalismo, colleziono libri antichi in modo ossessivo, adoro piante e gatti e pratico judo da anni nella speranza di diventare, se non invincibile, almeno più saggia.

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Gaming

Animal Crossing: Pocket Camp termina il servizio, in arrivo l’app a pagamento

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Animal Crossing: Pocket Camp

ha terminato il proprio servizio dopo 7 anni, il gioco, presente sugli store iOS e Android, ha definitivamente chiuso i battenti Giovedì 28 Novembre 2024, alle 15:00 UTC+01:00.
La sua chiusura è stata annunciata lo scorso 22 Agosto tramite i canali social ufficiali di Pocket Camp, promettendo però una versione a pagamento in cui è possibile trasferire i propri dati: Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.

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La nuova app, disponibile dal 3 Dicembre di quest’anno, avrà un prezzo iniziale di 9.99€ su tutti gli store, lo sconto sarà disponibile fino al 31 Gennaio 2025. Dopodiché il prezzo base sarà di 19.99€

Ma quali sono le differenze?

La prima grande novità è la possibilità di giocare off-line, il gioco infatti non prevede il sistema pseudo multi-player utilizzato fino ad ora, che permetteva l’aggiunta di amici tramite un codice amico, con conseguente possibilità di visitare il loro campeggio, baita, camper; e quello di compra-vendita tramite le piattaforme di “bancarella”.
Tutte queste funzioni, dunque verranno rimosse.

Rimossi anche gli acquisti in app: non sarà infatti presente la valuta dei “biglietti foglia”, ovvero token acquistabili o guadagnabili tramite particolari sfide, validi per oggetti e biscotti a edizione limitata.

Saranno inoltre presenti nuove meccaniche, come quella delle “carte amicizia” con i propri amici animaletti, e i token foglia (sostituti ai biglietti foglia), una nuova valuta che è possibile guadagnare tramite le attività in-game.

E Animal Crossing New Horizons?

Con grande disappunto di molti videogiocatori fruitori della console Nintendo Switch e, di conseguenza, di Animal Crossing New Horizons, sono passati oltre tre anni dall’ultimo aggiornamento del titolo. Dall’uscita del DLC “Happy Home Paradise”, arrivato in concomitanza all’update 2.0, Nintendo ha intrapreso un lungo silenzio in relazione al franchise di Animal Crossing per console.

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Nonostante la Nintendo avesse specificato si trattasse dell’ultimo aggiornamento gratuito, i giocatori -me compresa- non avrebbero mai immaginato un silenzio lungo più di tre anni.

Ultimamente, però, alcuni fan hanno formulato l’ipotesi possano esserci novità in arrivo, grazie alla recente collaborazione del franchise con il brand Lego.

Non ci resta dunque che aspettare e, nell’attesa, provare il nuovo gioco mobile, Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.

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Gaming

Videogiochi: quanta energia consumano le console? 

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In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente. 

Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta. 

I consumi delle console

È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!). 

Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.

Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia

L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:

  1. Premere il pulsante Xbox sul controller della console
  2. Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema 
  3. Andare nell’area che riguarda le Impostazioni 
  4. In seguito premere sul tasto Generali
  5. Optare per l’opzione Risparmio Energia
  6. Infine selezionare l’opzione Arresta 

Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore

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Gaming

Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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