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I migliori 10 anime horror da vedere assolutamente

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Nell’universo anime, trovare un horror che si possa definire tale è un’impresa ardua. Soprattutto considerato che spesso i manga più terrificanti restano solo fumetti, e che l’esistenza di un adattamento non ne garantisce il successo (Gyo: Tokyo Fish Attack!, per fare un esempio).

Ma anche se il potere orrorifico della carta stampata supera quello dei pixel, voglio comunque consigliarvi alcuni anime horror da paura che vale la pena guardare.

10 anime per rabbrividire questo Halloween

  1. Higurashi: When They Cry
  2. Yami shibai
  3. Boogiepop Phantom
  4. Perfect Blue
  5. The Promised Neverland
  6. Devilman Crybaby
  7. Shiki
  8. Another
  9. Made in Abyss
  10. Parasyte: The Maxim

1. Higurashi: When They Cry (2006)

Come regola, se un horror sembra uno slice of life c’è da preoccuparsi. E Higurashi: When They Cry è la prova definitiva che non bisogna giudicare un libro dalla copertina.

Nel villaggio di Hinamizawa ogni anno avviene una serie di raccapriccianti omicidi a ridosso del festival locale. Questo fenomeno è opera di una misteriosa entità sovrannaturale, o almeno così si crede. La verità tuttavia è molto più contorta, e tocca al nuovo arrivato Keiichi unire i pezzi del puzzle prima che sia troppo tardi.

Su Higurashi c’è davvero poco da dire. Questo perché meno dettagli si conoscono prima di guardarlo, maggiore è il suo impatto. L’unica cosa che posso consigliarvi è di approcciare la serie con una mente aperta e uno stomaco forte: ne avrete bisogno.

2. Yami shibai (2013)

Pensate che 4 minuti non bastino per spaventarsi? Preparatevi a ricredervi. Opera dello studio ILCA, Yami shibai (yami significa “oscuro”, shibai “dramma”) è una serie di storie del terrore narrate secondo la tecnica giapponese del kimishibai– da qui il gioco di parole col titolo.

La serie è composta da micro episodi che seguono lo stesso format. Ogni settimana alle cinque del pomeriggio, un uomo mascherato appare in un parco giochi e inscena dei racconti ispirati al folklore giapponese, da classiche leggende metropolitane a brevi skit da incubo.

Saranno lo stile spartano da motion comic o i tagli di scena bruschi – per non parlare dell’inquietante narratore – ma Yami shibai tiene incollati allo schermo dall’inizio alla fine. Da guardare a luci spente.

3. Boogiepop Phantom (2000)

Così come Parasyte e Perfect Blue, anche Boogiepop Phantom è frutto della fucina Madhouse, e in quanto tale non delude.

L’anime è un’antologia sci-fi dei macabri omicidi che capitano in una città senza nome. Il filo rosso che li unisce è Boogiepop, una misteriosa figura di cui non si conoscono origine né identità, ma che si pensa sia l’Angelo della Morte.

Con la sua narrazione irregolare e i continui colpi di scena, Boogiepop Phantom non è solo spettrale: è assolutamente claustrofobico. Mentre si cerca il bandolo della matassa, si convive con un senso di oppressione costante, amplificato da tonalità seppia e scene dalla prospettiva distorta.

Se cercate una serie angosciante che vi faccia scervellare, avete trovato pane per i vostri denti.

4. Perfect Blue (1997)

“Am I alive? Maybe this is all a dream”.

L’idol Mima Rin ha un sogno: diventare attrice. Per farlo lascia il gruppo J-pop CHAM e intraprende un impervio percorso verso il successo. Non tutti però sono entusiasti della sua scelta, e in breve la sua vita diventa un incubo popolato di minacce fittizie e reali.

Tra stalker, strane morti e disturbanti allucinazioni, Mima perde il contatto con la propria identità, mentre una domanda rimbomba minacciosa sullo sfondo: cos’è reale e cosa no?

Definire Perfect Blue intenso sarebbe un eufemismo. Il capolavoro diretto da Satoshi Kon mette alla prova non solo la sanità mentale di Mima, ma anche quella dello spettatore, facendogli fare un giro completo nello spettro della paranoia. Intenso, tragico e cerebrale: un horror psicologico da pelle d’oca.

5. The Promised Neverland (2019)

Sui passi di Made in Abyss (consiglio numero 9), un altro anime dello stesso filone è The Promised Neverland di Mamoru Kanbe.

Per essere degli orfani, i bimbi di Grace Field House sono felici, anche troppo: vivono con i propri fratelli e sorelle, e sono accuditi da una “Mamma” amorevole. C’è solo una regola che non va infranta: non avvicinarsi al cancello d’entrata della proprietà. Che cosa si trova dall’altro lato? Questo sta a Emma e ai suoi amici scoprirlo, per altro nel modo più brutale possibile, e con questa rivelazione inizia il conto alla rovescia per la loro sopravvivenza.

The Promised Neverland è la dimostrazione che non servono scenari splatter per far rabbrividire. Bastano una tensione tagliente e inquadrature sinistre, che seguono i protagonisti ovunque come un occhio nascosto. Buona ansia e buona visione.

6. Devilman Crybaby (2019)

Rivisitazione del classico del 1972, Devilman Crybaby di Masaaki Yusa è un trip di acidi da cui è impossibile uscire.

L’anime targato Netflix segue Akira Fudo dal momento in cui scopre una verità mostruosa: i demoni esistono e vogliono sterminare gli umani. Coinvolto dall’amico Ryo in un piano per salvare il mondo, Akira si fonde con un demone e diventa un Devilman. Se da una parte Fudo viene lacerato dalla sua doppia natura, dall’altra sorge un dubbio sinistro: e se le intenzioni di Ryo non fossero così pure?

A dir poco grottesca, Devilman Crybaby è un mix psichedelico di violenza e scene R-rated. Un po’ come il vicino Parasyte, la serie si interroga sulla corruttibilità e la crudeltà dell’uomo, ma è di gran lunga più folle, esplicito e disturbante. In una parola: imperdibile.

7. Shiki (2010)

Dimenticate Twilight, Vampire Knight e quell’estetica edgy/gotica romanticizzata su Tumblr. I vampiri di Shiki non luccicano al sole, piuttosto fanno venir voglia di chiudersi in un bunker e non uscire più.

La serie inizia proprio come vi immaginate: una famiglia “particolare” si trasferisce in un paesino sperduto, e da allora iniziano a verificarsi delle morti inspiegabili. La prima a sparire è la liceale Megumi Shimizu, che muore poco dopo il suo ritrovamento. Da lì in poi comincia una escalation di eventi inquietanti che coinvolge l’intera popolazione.

Per quel che mi riguarda, Shiki si ama o si odia, non esiste via di mezzo. Se sperate di trovarci tragici amori ultraterreni, lasciate perdere. Invece allacciate le cinture se preferite immagini truculente e una suspense dal crescendo lento e payoff esplosivo.

8. Another (2012)

Adattamento della light novel di Yukito Ayatsuji, Another è un thriller pervaso dalla sensazione che qualcosa di orribile sia sempre lì lì per succedere. E non a torto.

Da decadi, la classe 3-3 delle medie Yomiyama è afflitta da una maledizione che porta gli studenti alle morti più truci. Dopo l’arrivo di Sakakibara Kouichi, la maledizione ricomincia a mietere vittime, ma nessuno ne parla. Kouichi si rivolge allora all’unica persona disposta a dargli delle risposte: Misaki Mei, una ragazza con una benda sull’occhio ignorata da tutti.

Apprezzate misteri fantasmagorici e spargimenti di sangue fantasiosi? Another è per voi.

9. Made in Abyss (2017)

Se vi state chiedendo perché un cartone da Rai Yoyo sia nella lista, applaudo alla vostra innocenza. La protagonista dell’anime di Masayuki Kojima è Riko, un’orfana che vive in una città costruita attorno a un’enorme cavità di cui non si vede il fondo: l’Abisso. In compagnia del robot Reg, Riko intraprende un viaggio per ritrovare la madre scomparsa, una famosa esploratrice scesa nelle profondità della voragine e mai riemersa.

Non fatevi ingannare dalle ambientazioni luminose o dalla serena atmosfera iniziale: Made in Abyss non è uno show per bambini. L’immaginario edulcorato dei primi episodi si sfalda man mano che Riko e Reg discendono le spire dell’Abisso, e il destino che li attende è tutt’altro che gioioso.

Non per deboli di cuore.

10. Parasyte: The Maxim (2014)

Appassionati di fantascienza e creature extraterrestri? Parasyte: The Maxim fa al caso vostro. Noto adattamento dell’opera di Hitoshi Iwaaki, l’anime ruota attorno alla relazione simbiotica fra l’umano Shinichi e Migi, un parassita alieno che si infiltra nel suo braccio destro e lo controlla. Costretti ad abitare lo stesso corpo, i due devono collaborare per sopravvivere agli altri alieni discesi sulla Terra, causa di stragi sanguinarie.

La ragione per cui Parasyte è in ultima posizione è che, nell’insieme, non è poi così spaventoso. In compenso eccelle nell’alternare del gore vividissimo a momenti di riflessione sul valore dell’umanità. Assolutamente da vedere per tutti gli appassionati di body horror.

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