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I festival italiani del fumetto chiedono sostegno allo Stato

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Per la prima volta nella storia dei festival del fumetto tutte le maggiori manifestazioni del settore si sono unite per chiedere ufficialmente al Governo italiano un aiuto concreto, che finora è mancato per questo settore – bisogna precisare infatti che il Fondo Cultura, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo a metà maggio per lenire le conseguenze della pandemia da Coronavirus subite dal settore artistico e culturale, esclude tutte le fiere legate al fumetto e affini.

Il lockdown, lo sappiamo tutti, era iniziato i primi di marzo e questo ha ovviamente impedito che si tenessero tutte le fiere e le manifestazioni del fumetto programmate per quel periodo, tutto ciò ha portato anche a posticipi di alcune manifestazioni che si sarebbero dovute tenere nell’arco dell’anno e addirittura a cancellazioni di altre. Per quelle poche che ancora potrebbero tenersi – fra le quali la più importante, il Lucca Comics – ai dubbi del momento si aggiunge la (quasi) certezza delle limitazioni e delle perdite economiche che ci saranno quest’anno.

Vista la situazione critica molte delle fiere del fumetto italiane hanno deciso di fare fronte comune per evidenziare le loro difficoltà in questo momento e soprattutto la mancanza di aiuti, tutto questo è inserito in un comunicato stampa firmato dalle maggiori fiere del fumetto italiane – fra le quali: Be Comics!, COMICON di Napoli, Etna Comics, Riminicomix, Lucca Comics e Venezia Comics – che pone l’attenzione anche sull’importanza culturale ed economica di queste manifestazioni. Attraverso il comunicato le firme chiedono misure urgenti, dedicate e un dialogo effettivo con le istituzioni per tutelare anche i loro interessi.

Potete leggere qui il comunicato stampa in versione integrale.

Alessandro Rigoni



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