Il consiglio della settimana è Kick-Ass, una miniserie a fumetti creata da Mark Millar, con i disegni di John Romita Jr. Nonostante sia stata pubblicata nel 2008 risulta, sotto molti aspetti, ancora attuale nella sua rappresentazione ironica e sopra le righe del mondo dei fumetti e dei suoi fan.
Kick-Ass: la trama
Il fumetto segue le (dis)avventure di Dave Lizewski, adolescente nerd e impacciato appassionato di fumetti sui supereroi. E qual è il suo sogno? Diventare un supereroe. Nessuno sembra essere mai stato abbastanza folle da provarci, quindi Dave prende la situazione in mano e, armato di manganello e tuta da sub si aggira per le strade di New York alla ricerca di criminali da combattere.
Le cose, però, non vanno come previsto e la sua avventura si conclude in ospedale con fratture multiple e un trauma cranico. Questo però non ferma il nostro eroe, che presto incontra degli altri supereroi: Hit Girl e Big Daddy. I due, padre e figlia, sono però su un altro livello, è da anni che si allenano per distruggere il boss mafioso che controlla la città, reo di aver ucciso la moglie di Big Daddy.
Perché leggere Kick-Ass?
Kick-Assha il pregio di prendere tutte quelle caratteristiche che rendono un fumetto sui supereroi accattivante e trasportarle nella vita reale con le conseguenze reali che ne derivano. Non basta mettersi una maschera e comprare un costume per essere un supereroe, anzi spesso si finisce solo per essere ridicoli.
L’autore analizza tutte le criticità dei fumetti e le mostra nella loro pienezza, tra contraddizioni e reazioni umane impensabili. Qual è il limite tra eroismo e stupidità? Mettersi una maschera è davvero l’unico modo per diventare eroi?
I fumetti, come qualunque media d’intrattenimento, sono un modo per evadere dalla realtà senza subirne le conseguenze. Non si può pensare di renderli reali senza renderli in automatico ridicoli, basti pensare al cringe intrinseco nelle prime produzioni di cinecomic in cui le dinamiche del mondo reale erano allontanate a forza di colpi di karate improvvisati e battute sagaci.
Mark Millar riesce a unire questi due mondi, unendo il pathos e il divertimento delle storie dei supereroi alle brutture della vita reale, mostrando situazioni che non possono essere risolte da una frase a effetto e che hanno delle conseguenze reali, spesso tragiche, ma sempre lette attraverso il filtro del fantastico.
Kick-Ass non è il solito fumetto scanzonato, è uno specchio reale quanto assurdo del nostro mondo.
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