Cercare di raccontare la storia e i personaggi di Sfondamento dei cieli Gurren Lagannin un articolo è come tentare di descrivere la magnificenza di un’opera d’arte in una frase sola: quasi impossibile. Troppe le sfaccettature caratteriali dei protagonisti dell’anime, come i particolari di una scultura, troppi i colpi di scena nelle vicende, come i riflessi su una tela dipinta; ecco perché oggi ci limiteremo solo a tratteggiare i contorni di una storia che merita di essere vissuta e a descrivere brevemente dei personaggi che meritano di essere amati, nella speranza di invogliare chi legge a guardare un anime che pone la determinazione e il coraggio al di sopra di tutto.
Prima qualche informazione
Sfondamento dei cieli Gurren Lagann – in giapponese Tengen Toppa Gurren Lagann – è una serie anime di genere mecha composta da 27 episodi e 2 lungometraggi, andati in onda per la prima volta dal 1° aprile al 30 settembre 2007 sull’emittente TV Tokyo, in Italia invece le puntate sono state trasmesse su Rai 4 dal 24 settembre 2009 al 1° aprile dell’anno successivo; stiamo dunque parlando di un prodotto che ha qualche anno ma possiamo dire, fin da ora, che non risente per nulla dello scorrere del tempo, infatti a distanza di più di 10 anni dalla sua prima messa in onda presenta ancora un comparto tecnico di eccellente fattura, anche comparandolo a produzioni odierne. Il merito di questa qualità va tutto allo studio di animazione giapponese Gainax – con sede a Koganei, una città nella regione del Kantō – il quale ha prodotto l’opera e ci ha regalato molti altri anime di altissima qualità, come: Nadia, il mistero della pietra azzurra, Neon Genesis Evangelion e Dantalian no Shoka.
La trama: con chi credete di avere a che fare?
La trama di Sfondamento dei cieli Gurren Lagann non è particolarmente complessa, fin dalle prime battute lo spettatore è messo al corrente della pessima situazione in cui sono costretti a vivere gli esseri umani: rintanati sottoterra, perché in questo futuro la superficie è controllata interamente da dagli uomini-bestia che, grazie ai loro robot Gunmen, tengono sotto scacco gli uomini e li costringono nelle loro prigioni sotterranee.
Un giorno Simon e Kamina, due ragazzi del villaggio Jiha, trovano un piccolo Gunmen spento in un sito di scavo e decidono di utilizzarlo per realizzare il loro sogno di tornare in superficie. Ad un tratto però dal suolo sopra il loro villaggio spunta un enorme Gunmen, seguito da una ragazza con un grosso fucile e degli abiti succinti. La giovane è Yoko, arriva dalla superficie, e sta cercando di sconfiggere il mostruoso robot. Alla vista del piccolo Gunmen di Simon e Kamina lei chiede loro aiuto, i ragazzi però non sanno come far funzionare la nuova scoperta finché Simon non inserisce nel quadro di controllo del piccolo robot uno strano oggetto a forma di trivella, oggetto che aveva trovato giorni prima in una delle sue missioni scavo, e riesce ad attivare il piccolo Gunmen. Grazie a ciò sconfiggono insieme l’enorme intruso e raggiungono la superficie.
Simon e Kamina hanno fatto avverare il loro sogno di uscire dal villaggio e tornare alla luce del sole ma vengono prontamente informati da Yoko che il grande robot sconfitto era solo uno dei numerosissimi Gunmen controllati dagli uomini-bestia che vogliono soggiogare l’umanità per motivi ancora ignoti. Poco dopo aver incontrato altri esseri umani della superficie – organizzati in maniera del tutto simile ad una sacca di resistenza contro gli uomini-bestia e le loro macchine – Simon e Kamina si scontrano nuovamente con i loro nemici e questa volta anche Kamina entrerà in possesso di un Gunmen, nominato Gurren, che si può unire al piccolo Lagann di Simon per formare un robot estremamente potente, il Gurren Lagann.
Forti dei loro nuovi legami Simon, Kamina e Yoko creano la Brigata Gurren e iniziano la loro controffensiva per riconquistare la superficie.
I personaggi: la vera anima di Gurren Lagann
Se da una parte abbiamo una trama emozionante ma semplice e lineare, sia nella prima che nella seconda parte in cui si può dividere l’opera animata, dall’altra la vera forza di Gurren Lagann sono indubbiamente i personaggi. Non potendo dare a tutti lo spazio che meritano, abbiamo deciso di concentrarci sui tre protagonisti: Simon, Kamnia e Yoko sono senza dubbio delle figure che riescono a fare breccia nel cuore dello spettatore, esattamente come riescono a superare ogni ostacolo per quanto gigantesco e insormontabile esso sembri.
Simon è il protagonista della storia, un ragazzino molto timido e impacciato ma dal grande talento per gli scavi, viene spesso preso in giro dai coetanei perché ha l’aspetto e i modi di fare del classico “sfigatello” ma in realtà alberga in lui una grande forza di volontà che lo spingerà a superare ogni limite conosciuto e lo porterà a raggiungere i suoi obiettivi, per quanto possano sembrare al di là di ogni possibilità.
Yoko Littner, del villaggio di Littner, di primo impatto potrebbe sembrare la ragazza bella e fan-service del gruppo – e questo, sia chiaro, non è sbagliato – ma nel corso della storia si dimostra molto più che la semplice festa per gli occhi dei maschietti. Nonostante la sua propensione all’azione e la sua maestria con il fucile, il suo essere riflessiva e comprensiva la fanno diventare in più occasioni il punto di riferimento della Brigata Gurren, la quale, senza di lei, sarebbe crollata su se stessa in più di un’occasione.
Ma se parliamo di personaggi un pensiero particolare va a Kamina; è il miglior amico di Simon ma diametralmente opposto a lui: arrogante, impulsivo e testardo, non si ferma davanti a niente e la sua personalità ardente gli ha permesso di mettere insieme la Brigata Gurrenn – che di fatto è stata fondata da lui – e diventarne la guida. I tratti della sua personalità sopra le righe sono magistralmente sottolineati dal suo aspetto: è un ragazzone alto e muscoloso che indossa sempre un mantello svolazzante di un rosso vivo, con il braccio destro tatuato a mo’ di Yakuza – la mafia giapponese, infatti nell’anime Simon lo chiama con l’appellativo aniki (fratello), termine questo che viene usato anche per indicare il rapporto che lega due appartenenti alla mafia del Sol Levante –. Porta anche un paio di occhiali da sole rossi e a punta, che brillano quando lui sta per fare qualcosa di estremamente stupido o coraggioso.
Tentare di far capire la bellezza di un personaggio come Kamina, e la sua importanza all’interno dell’universo di Sfondamento dei cieli Gurren Lagann e per i personaggi che lo abitano, è un compito arduo – anche perché alcuni avvenimenti e relazioni che rendono grande questo personaggio non possono essere spiegate senza fare degli enormi spoiler – perciò non possiamo far altro che invitare il lettore a gettarsi a capofitto in questo meraviglioso anime e amare con tutto se stesso i personaggi che lo rendono vivo.
Uno splendido elogio alla forza di volontà
Per convincere i lettori che ancora non hanno visto Sfondamento dei cieli Gurren Lagann a guardarlo potrei parlare del comparto grafico, che avevamo anticipato è ancora ottimo nonostante l’anime non sia dei più recenti, e dei i suoi colori sgargianti e animazioni che vantavano una dinamicità impareggiabile per il tempo.
Potrei parlare delle musiche a tratti incalzanti, durante uno scontro in cui i protagonisti stanno affrontando il nemico di turno, a tratti più serie e sommesse, durante un momento di riflessione o un colpo di scena inaspettato.
Potrei parlare dello stile sopra le righe di un anime che – ormai – ha fatto scuola nel mondo dei mecha e che viene apprezzato anche da chi questo genere non lo ama particolarmente.
Potrei parlare di tutto ciò, ma sarebbe come girare attorno e ignorare volutamente l’aspetto più bello e importante di Sfondamento dei cieli Gurren Lagann: il suo essere uno splendido elogio alla forza di volontà. La bellezza di questo anime, che va oltre le ottime animazioni e gli scontri fuori di testa, sta tutta nel messaggio che vuol trasmettere allo spettatore; un messaggio chiaro che viene ripetuto a gran voce in ogni episodio: la forza di volontà può farti arrivare ovunque.
Può sembrare una lezione banale, quasi al limite del cliché – il detto “volere è potere” lo abbiamo sentito tutti -, ma nella trama di Gurren Lagann questo insegnamento assume fattezze nuove e rompe ogni possibile catena, spinge lo spettatore a vedere con i propri occhi come la forza d’animo e la voglia di non arrendersi possano portare a risultati assolutamente incredibili; ricorda al fruitore dell’opera come sia importante, nella vita di tutti i giorni e davanti a problemi grandi e piccoli, non lasciarsi mai abbattere e perseverare con fierezza e coraggio. Questo è un messaggio che non conosce tempo o confine ed è anche il miglior motivo per guardare Sfondamento dei cieli Gurren Lagann.
Se questi consigli vi hanno invogliati a recuperare (o rivedere) Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann, potete trovare la serie su Netflix.
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