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Fake news: il Giappone non rimborserà le spese di viaggio dei turisti

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Ecco che le fake news si diffondono ancora: non riguardano infatti solo politica ed economia, ma adesso anche le questioni di svago diventano preda della cattiva informazione acchiappa-click. Partiamo dall’inizio: no, purtroppo il Giappone non rimborserà metà delle spese di viaggio dei turisti che vogliono visitare il Paese del Sol Levante.

E adesso vediamo come è nato il fraintendimento: causa lockdown il Giappone avrebbe perso il 99% dei turisti nel mese di aprile – tra i periodi dell’anno che registrano maggior affluenza di visitatori (fioriscono infatti i ciliegi) – ma quest’anno il mese è coinciso con l’esplosione della pandemia.

E da qui ecco che molte testate giornalistiche, e non, hanno sostenuto in diversi articoli che il governo giapponese avrebbe stanziato 1,35 trilioni di yen (12,5 miliardi di dollari) per finanziare un piano di rimborso del 50% delle spese sostenute dai turisti. Ma a nessuno è venuto in mente di fare due calcoli o controllare le fonti?

Per rimediare al clamore mediatico, la Japan Tourism Agency ha condiviso un comunicato in cui ha chiarito le notizie che circolavano. L’agenzia ha inoltre precisato che il programma (non ancora presentato e approvato) prevede di coprire solo una parte delle spese dei viaggi domestici – quindi di giapponesi che viaggiano all’interno del loro Paese. Si parla di voucher per un massimo di 20,000 yen a persona (l’equivalente di circa 180 euro).

 Ecco il messaggio ufficiale nella pagina dell’Ente del Turismo Giapponese:

 

Adesso che il caso è risolto, sarebbe il caso di rettificare la “notizia”?

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