Che i videogiochi non fossero (solo) una cosa da bambini lo sappiamo bene, tanto più in questi ultimi anni in cui la competizione ha trasformato la pura passione in un vero e proprio lavoro, stiamo parlando degli ESports (anche conosciuti come videogiochi competitivi). Dai giochi di strategia e picchiaduro agli MMO o sparatutto, sono tantissimi i generi che sono ormai giocati in modo professionistico, o quasi, con tanto di campionati e tornei, sia online che dal vivo.
I campionati che vengono organizzati non hanno niente da invidiare a un qualunque altro evento sportivo. Tra le competizioni più note ci sono il World Cyber Games, l’Electronic Sports World Cup, il DreamHack ed i vari tornei organizzati da ESL (originariamente Electronic Sports League) e MLG (Major League Gaming).
Rispetto a Paesi come gli Stati Uniti e la Germania dove queste realtà sono ormai affermate, l’Italia resta ancora indietro, ma ogni anno cresce sempre di più il numero di persone che si sfida in appassionanti sfide a colpi di joystick o mouse.
Il mondo degli esportivi in Italia conta ad oggi circa 1 milione e duecentomila appassionati, tantissime persone che più volte durante la settimana si mettono davanti al monitor, ma non per giocare, ma per guardare altri impegnati in sfide digitali.
La piattaforma più utilizzata per lo streaming di videogiochi è Twitch.tv – di proprietà di Amazon – che sta rosicchiando pubblico a Youtube, che fino a qualche anno fa era il canale principale di trasmissione.
Sono tanti i progamers italiani ai vertici delle classifiche mondiali, anche all’interno di team molto conosciuti dagli appassionati, ma per chi lavora con i videogiochi le difficoltà sono tante, gli allenamenti lunghi e purtroppo emergere non è sempre così facile.
In quale gioco credete di essere forti abbastanza da poter sfidare dei professionisti?