Interviste

DZ Edizioni: Dark Zone

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Romics2022 ricco di novità e conoscenze piacevoli, come il nostro incontro con il team della DZ Edizioni. Casa Editrice dinamica che si fa notare, anche per la recente espansione in campo fumettistico: sentiamo cos’hanno da dire.

DZ Edizioni: le origini

Inizialmente parte come associazione culturale nel 2016 e nel giro di un anno si trasforma in una vera e propria Casa Editrice. Al tempo l’associazione si chiamava Dark Zone con un occhio rivolto al mondo del fantastico.

“Trattiamo moltissimi generi ma partiamo dal fantasy, urban fantasy, horror, steampunk e distopico. Nel tempo ci siamo orientati anche sulla giallistica, thriller, romance, narrativa. Cercando sempre personaggi forti, figura femminili intense e non caricature o stereotipi”.

“Uno dei nostri punti di forza è la grafica. Per le cover effettuiamo uno studio preciso e mirato finalizzato alla produzione di un’immagine che funga da biglietto da visita”.

“Facciamo anche un premio “Giovanni Pace” rivolto ai talenti che si articola in illustrazione e romanzi. Appena concluso il secondo bando che ha prodotto Technoflowers di Davide Ciavattella”.

La passione della DZ Edizione

Francesca Pace, prima di essere editrice, è stata autrice della saga “Emma” e la DZ al tempo nacque come ritrovo per gli amanti della scrittura di un determinato tipo.

Dall’aggregazioni di menti diverse, questa passione si è trasformata in un vero e proprio lavoro. La Dark Zone era un gruppo Facebook in cui ci si scambiava idee, sempre rivolto ad autori e autrici italiane. Le firme non italiane in realtà sono semplici pseudonimi.

Covid?

“Abbiamo affrontato il periodo duramente, ma con la speranza che fosse un qualcosa di passeggero. Una delle prime fiere fatte per la ripartenza è stata quella di Torino dello scorso anno ed è stato un successo a livello di pubblico e riscontro dei lettori che non ci hanno abbandonato nemmeno nel periodo in cui era difficile, per noi case editrici, sopravvivere”.

“Per stare vicino alla nostra community abbiamo anche organizzato fiere online, dedicandoci anche a tavole rotonde di genere. Spostando l’attenzione della fiera, che non si poteva fare, in quella che poi era l’origine della DZ Edizioni, ossia la parte Social”.

Lavoro e volumi

Gli ultimi volumi usciti sono “Technoflowers“, la conclusione della saga “Il vortice nero” di Daniele Viaroli e due antologie horror. In Italia purtroppo si fa fatica a considerare le antologie un prodotto degno di nota ma, soprattutto per l’horror, non è così basti pensare a Poe o a Lovecraft.

“Le ossa dei morti” uno dei tanti horror di Miriam Palombi che come autrice afferma, come Elena Mandolini, che per scrivere horror bisogna essere realistici e spaventare il lettore.

Il lavoro del dietro le quinte è ugualmente appassionante poiché permette di leggere e capire in che direzione va l’horror moderno, le contaminazioni e i vari influssi. L’horror deve spaventare e se bisognasse tirar fuori qualche esempio italiano non ci sarebbero dubbi su Paolo Di Orazio, molto viscerale e con una prosa degna di nota. Oltre ovviamente ai grandi maestri come Lovecraft, Poe e King.

DZ Edizioni: comics

La branca fumettistica della DZ Edizioni, decisamente nuova, si chiama DZ Comics e vanta già un catalogo alquanto fornito.

Nasce dalla professionalità di autori che già seguivano la parte grafica delle cover. I quali hanno creato libri illustrati di qualità elevate. Non solo, ma i prodotti della collana comics sono curati sia per quanto riguarda i contenuti che per l’impaginazione, la carte e la copertina.

Il discorso “fumetto” è nato poiché ben sposa le tematiche comuni alle restanti della casa editrice, contaminando il pubblico di narrativa con il fumetto e viceversa. Essendo due realtà parallele.

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