Oggi recensiremo il numero 5 di Dylan Dog Oldboy, che trovate da ieri disponibile negli store e online. L’albo, che ci è stato dato in anteprima in formato digitale da Sergio Bonelli Editore, è composto da 193 pagine e due storie: “Il giornale dei misteri” e “Casanova”.
Dylan Dog: Il giornale dei misteri
La trama
La storia ci fa subito conoscere un personaggio, un giornalista di nome Timothy Palser, che subisce un’aggressione da parte di un mutaforma. La redazione per cui lavora Timothy inizia ad indagare sull’accaduto.
Melody, anch’essa giornalista, va ad intervistare Dylan Dog e i due, dopo poco, si innamorano. Il giorno seguente il nostro indagatore viene chiamato per un’opinione riguardo un cadavere privo di volto e cervello, con solo un buco nel cranio: il mutaforma ruba non solo l’aspetto ma anche i ricordi del malcapitato. Dylan Dog si ritrova così invischiato in un caso nel quale si ritroverà in un universo diverso dal nostro.
Narrazione e disegni
Molto incalzante la narrazione, dovuto ad una attenta sceneggiatura da parte di Giuseppe De Nardo. La storia è molto articolata, ma l’idea di inserire ogni tanto la copertina del giornale con le vignette di Groucho è davvero geniale. Spezza un pò il ritmo rendendo tutto molto fluido. Notevoli le citazioni a serie tv e personaggi bonelli – sfido voi lettori a trovarle!
Stupiscono anche i disegni di Luigi Siniscalchi e Sergio Algozzino che rendono l’ambientazione molto suggestiva e curata nei dettagli.
Dylan Dog: Casanova
La trama
Linda è una ragazza che quattro anni prima della storia viene assassinata, stessa sorte che toccherà a Helen dopo aver lasciato Dylan Dog. I casi sembrano avere lo stesso omicida, un uomo che uccide le sue vittime seducendole e trafiggendo loro il cuore con uno stiletto.
Si presenta, alla porta del nostro Oldboy, una ragazza di nome Grey Dawn che dice di essere stata uccisa dallo stesso serial killer e che ha ricordi confusi riguardo le sue morti nelle vite passate. Dylan dapprima non crede alla ragazza tuttavia si troverà in condizione di doverla proteggere e scoprire cosa si cela dietro i suoi presunti ricordi.
Narrazione e disegni
I disegni di Maurizio Di Vincenzo si sposano perfettamente con la storia di Luigi Mignacco, dando un tocco drammatico nelle espressioni e vivacizzando le azioni rendendole dinamiche. Molto bravo anche nel dare al serial killer, nonostante si camuffasse, un volto non troppo diverso dai suoi travestimenti, né palesemente uguale.
La storia è molto accattivante con diversi colpi di scena e personaggi molto intriganti. Il finale, senza spoilerare troppo, è piuttosto sorprendente.
Conclusione
In questo albo del nostro Oldboy il romanticismo e l’amore non mancano di certo. Molto dolce e tenero è il finale della prima storia che ha diverse sottotrame amorose in un capitolo da San Valentino.
Nella seconda, invece, la seduzione la fa da padrone, insieme alla complessità delle relazioni e al senso di colpa del povero Dylan. Il tutto condito da un killer che trafigge i cuori delle fanciulle come fosse un cupido perverso.
Un albo che mi ha sinceramente fatto divertire, incuriosire e, perché no, un po’ innamorare.