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Dylan Dog Oldboy n.8, tenebre e orrori

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Dylan Dog torna con questo Oldboy n. 8, edito da Sergio Bonelli Editore, in edicola dal 13 agosto. L’albo, come ogni volume della serie “Oldboy”, è composto da due storie: “Buongiorno tenebra” scritta da Barbara Baraldi e disegnata da Nicola Mari; e “Gli orrori di Dunwich” scritto da Andrea Cavaletto e disegnato da Roberto Rinaldi.

Buongiorno tenebra: trama

Dylan Dog si ritrova “costretto” ad accettare un caso molto singolare. Una ricca signora, Margot Nicholson, lo assolda per indagare sulla sparizione del marito partendo dai suoi diari come unico indizio.

Da subito Dylan percepisce qualcosa di strano e più volte gli sembra come se il tempo si arrestasse, facendogli spesso avere dei black out. Inoltre la figlia Elaine, la governante Isobel e l’autista non si vedono, destando sospetti nel nostro Dylan che inizierà verso un’indagine inaspettata.

Narrazione e disegni

In questa storia, Barbara Baraldi tesse la trama in maniera acuta, facendo rallentare non solo il tempo nella narrazione ma anche quello della narrazione. Creando un crescendo ansiogeno e facendo vivere al lettore le sensazioni provate da Dylan.

Nicola Mari, con il suo tipico stile caratteristico, si accompagna bene ad una trama avvolta nel mistero e nebulosa. Riesce con i suoi tratti molto longilinei a sottolineare un’ambientazione claustrofobica che poi è la stessa che si ripeterà nel corso della storia.

Gli orrori di Dunwich: trama

Samuel è un ricco signore che condivide una bizzarra perversione con la moglie Paula. Paula psicologa di una piccola cittadina di nome Dunwich ha in terapia Mary una ragazza considerata da tutti un “mostro”.

Dylan insieme a Clare, la sua nuova fidanzata, giunge a Dunwich per indagare su alcune apparizioni fantasmagoriche che sopraggiungono di notte alla ragazza. Clare sostiene di essere una medium anche se Dylan non ne è molto convinto, tuttavia i fantasmi che dice di vedere appartengono ad alcuni uomini morti in mare a causa di una misteriosa burrasca: uno di questi è il padre di Mary.

Ma cosa lega tutte queste situazioni? Sarà il nostro indagatore dell’incubo a venirne a capo.

Narrazione e disegni

La storia è scritta da Andrea Cavaletto che, come sappiamo bene, fa prendere una piega macabra alle sue trame. La narrazione è molto intrecciata e bisogna leggerla con attenzione; ma ogni tassello finisce al suo posto combinando, alla fine, una conclusione sorprendente.

Roberto Rinaldi realizza le tavole componendole con vignette molto suggestive. I suoi disegni così realistici riescono a trasmettere la crudezza, a tratti disturbante, della storia; contribuendo a rendere l’ambientazione il più orrorifica possibile.

Conclusioni

Quest’albo mi ha stupito molto. Innanzi tutto c’è da premettere che questo mese di agosto è stato ricco di avventure dylandogghiane; e nessun albo è stato al di sotto del livello delle precedenti storie.

In particolare, Dylan Dog Oldboy n.8, racchiude due storie particolari. La prima forse risulta più canonica, in senso buono, e molto più ansiogena e soffocante dell’altra. L’ultima invece verte più sul versante macabro- disturbante, ma con un intreccio complesso e ben strutturato. Insomma due storie molto interessanti, da gustarsi al fresco.

Se vi piace Dylan Dog Oldboy leggete anche il n.7!

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