Anche per questa occasione, Dylan Dog Color Fest 39, la Sergio Bonelli Editore, ci manda il volume digitale per poterlo esaminare, approfondire e recensire. Tre storie inedite e a colori per un totale di 98 tavole.
Dio di corda e miseria
La storia inizia con l’intervista, durante un tg, ad un politico. Tuttavia alcune corde compaiono dal nulla stritolandolo e uccidendolo, facendogli esplodere letteralmente il corpo.
La stessa scena si ripete per diversi politici in diverse occasioni. I servizi segreti non riescono a scoprire nulla, così il governo decide di far intervenire il nostro indagatore dell’incubo: Dylan Dog.
Narrazione e disegni
La storia è scritta e disegnata dal duo Palloni– Nuti. Una coppia che in questa storia risulta molto affiatata. Alla narrazione accattivante e allo sviluppo della trama alquanto inatteso, si abbinano dei disegni molto romantici con colori e forme sinuose e poetiche che rendono lo stile dell’episodio a dir poco coinvolgente.
I maestri dell’oltreodio
Dylan Dog riceve la visita di Padre Thomas il quale gli racconta un evento singolare che sta riscontrando nella sua parrocchia. Il Padre, infatti, sostiene che i suoi fedeli siano numericamente gli stessi ma le persone no: come se fossero state sostituite.
Il prete, rivoltosi anche a Madre Auror, una famosa esorcista, rivela di alcuni sussurri provenienti dalla cripta. Così Dylan si rivolge a Scotland Yard che tuttavia non lo potrà aiutare e così dovrà risolvere questo caso da solo.
Narrazione e disegni
Anche qui, l’abile penna di Palloni, colpisce, coadiuvandosi, tuttavia dai disegni di Marsili. La storia è ansiogena, anche la prima parte si svolge nella stesso luogo dove il prete racconta i fatti. Forse è proprio quella sensazione “di chiusura” che ci trasmette questo senso di intima inquietudine. Inoltre Marsili fa un bella figura con i suoi disegni che riescono ad essere complementari alla trama e funzionali alla storia.
Amor(t)e
Già il titolo sembra parecchio esplicativo. L’episodio inizia con Dylan ucciso a terra e una voce in didascalia che racconta. Poi si scopre che la voce narrante è una ragazza che, di fronte a Dylan, sta raccontando i propri sogni.
Si viene a scoprire che sogna di un uomo che la uccide, ma cosa più importante, la ragazza dice di discendere da una famiglia di veggenti e quindi la questione la turba.
Narrazione e disegni
In quest’ultimo racconto inedito del Color Fest sia i disegni che il testo sono stati realizzati da Palloni che riesce ad avere un controllo assoluto sulla tavole e sull’esperienza del lettore. Grazie alla trama intricata e ai disegni ruvidi e graffianti riesce a coinvolgere lo spettatore e a portarlo in un contesto pauroso e inquietante.
Dylan Dog Color Fest 39: conclusioni
Questo Dylan Dog Color Fest 39, si potrebbe quasi definire all’insegna di Palloni e in tutte e tre le storie non delude.
Quest’albo mi ha veramente colpito, divertito e appassionato. Ultimamente i color fest mi stanno piacendo sempre più e trovo siano delle letture che, per la loro struttura suddivisa in storie si prestino molto bene per chi magari non ha molto tempo, o ne ha poco e frammentato.
In conclusione questo volume è senz’altro da abbinare al precedente sulla mensola in camera o dovunque teniate i Dylan Dog.
Se volete recuperare il numero precedente leggete qui.