Eccoci qui, con il mese di agosto ricco di avventure imperdibili del nostro Indagatore dell’incubo. Sergio Bonelli Editore sembra voler viziare i suoi fan!
A dir la verità, in particolare, in questo Dylan Dog Color Fest 38, non sarà protagonista l’amato Dylan Dog, ma il suo braccio destro, la sua spalla: Groucho. Ma “Cianco alle bande” citando lo stesso, passiamo a parlare delle tre storie presenti in questo volume.
Il bambino dei Baskerville
“Il bambino dei Baskerville” è un episodio scritto e disegnato da Sio. Oltre ovviamente alla classica citazione di Sherlock Holmes, la storia prende la piega surreale di tutte le trame del geniale fumettista veronese.
Dylan trova un bambino e chiede a Groucho di riportarlo a casa. Groucho compra al bambino, che non ricordava più niente, un gelato al cioccolato. Il gelato al cioccolato gli fa tornare alla mente alcuni ricordi: il bambino è l’erede dei Baskerville.
Una volta giunti nella residenza scopriamo che i genitori ed il cane sono morti: solo il maggiordomo ed il bambino sono rimasti in vita. Groucho viene invitato a restare per la cena e a riposare lì, ma durante la notte l’assissino tornerà a finire ciò che aveva iniziato.
Groucho profondo
Questa storia firmata Barabato– Picatto, cambia completamente piano di narrativo. La citazione del titolo è un bel gioco di parole ma non è l’unico.
Infatti in quest’episodio la copia di Groucho suddivisa in cinque corpi diversi si troverà a dover affrontare un terribile distruttori di mondi: Typhoreth.
Typhoreth è l’assurdo concretizzatosi, il non-sense tangibile e solo un prode eroe con le abilità di Groucho può fronteggiarlo senza paura.
Un Groucho da collezione
I testi realizzati da La Rosa abbinati ai disegni di Bertelé creano un simpaticissimo mix per questa storia che riscatta la figura del “braccio destro“.
Dopo aver rassegnato le dimissioni a Dylan Dog, Groucho viene rapito da Teddy Torb. Teddy, spiega, ha sempre voluto diventare un braccio destro ma, fallendo nel suo intento, decide di vendicarsi togliendo a tutti i protagonisti le loro spalle.
Sarà il nostro amato Groucho a tenere alto il morale delle altre “spalle” intrappolate da Torb, cercando di evadere e tornare a passare la pistola a Dylan con il fatidico: “Groucho, la pistola!”
Dylan Dog Color Fest 38: conclusioni
Dylan Dog Color Fest 38 è un albo che consiglierei a tutti coloro che vogliono vedere le ambientazioni tipiche dylandogghiane un po’ stravolte dal personaggio di Groucho. In tutte queste tre storie il divertimento e la comicità la fanno da padrone.
Il lettore, abituato magari alle atmosfere cupe, rimane dapprima stordito poi trascinato nel vortice di freddure e rocambolesche avventure di Groucho che fanno strabuzzare gli occhi, increduli alla valanga di assurdità che si susseguono.
In particolare ho trovato, per quanto riguarda la storia di Sio, divertentissimo l’abbinamento con la sua tipica illustrazione e non-sense, contrapposto ai tipici cliché (non ovviamente nel senso negativo) delle atmosfere horror cui Dylan Dog è protagonista.
O ancora la seconda storia della Barbato, intelligentissima ed acuta, e non posso dire troppo sulla battaglia finale, ma le personalità di Groucho divise le ho trovate furbe e adorabili.
E per quanto riguarda la terza storia di La Rosa, i cui disegni di Bertelé mi sono piaciuti tanto, è riuscita a farmi divertire e, senza troppi spoiler, il finale mi ha fatto anche un pò commuovere.
In conclusione mi è particolarmente piaciuto questo volume trovandolo fresco, divertente ed originale!
Se non avete ancora letto la precedente recensione la trovate qui.