Dopo il numero 429, recensito il mese scorso, arriva in edicola Dylan Dog 430: “Abissi boreali“. L’albo, edito dalla Sergio Bonelli Editore, mantiene alto il livello, coinvolgendo il lettore in questa avventura estiva.
Dylan Dog 430: la trama
La storia inizia con DylanDog e KristenParker ad un concerto. Kristen è una giornalista del Black Sound Journal e ha avuto la possibilità di intervistare la cantante del concerto: Floor. Scopriamo che Floor ha una nipote di nome Lempi, figlia della sorella, della quale ha avuto l’affidamento.
Lempi, refrattaria alla vita da concerto della zia, alleva renne con il suo amico Pyeter, lontano dalla folla e la città. Ma in un sito sacro, vicino all’accampamento di Lempi, vengono effettuate delle trivellazioni, Pyeter si adira e Lempi, presa dalla foga, rivela un potere magico.
Narrazione e disegni
I testi e i disegni sono stati realizzati da Carlo Ambrosini, che si destreggia molto bene in una narrazione coinvolgente ed efficace, giocando su un’ambientazione ben costruita e già pregna di mistero.
La trama è spigliata ma ben rifinita e viene supportata dai disegni che vanno a comporre vignette e sequenze che catturano il lettore. Il suo particolare e personale stile, inconfondibile, rende la commistione fra testo e disegno un connubio ideale dove la storia prospera.
Conclusioni
Dylan Dog 430 è un albo che mi ha fatto riflettere. Il tocco particolare delle tavole lascia un qualcosa di intrigante nel lettore. La storia mi ha coinvolto molto, trattando anche di ambientazioni particolarmente pittoresche, ma è il connubio delle due parti che fa salire il volume di livello, d’altronde Ambrosini ha calibrato ogni cosa alla perfezione.
Come già accennato Dylan Dog 430 è un degno successore di quella che è la storia principale dell’omonimo fumetto, tuttavia la paura insita che qualcosa vada storto è sempre in agguato.
Meglio non pensarci e godersi queste vacanze estive in compagnia di Dylan Dog 430!