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Dylan Dog 421: La variabile

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Dylan Dog 421La variabile” è il numero di questo mese del nostro Indagatore dell’Incubo. Insieme a quest’albo, questo mese troverete anche Dylan Dog Special, con un’avventura mozzafiato. Ma non distogliamo troppo l’attenzione dal 421!

Dylan Dog 421: la trama

La storia inizia in quella che sembra essere una sala riunioni con Dylan di fronte ad una sequela di uomini tutti uguali. Questi “uomini” gli spiegano che fra il paradiso e gli inferi esiste un limbo dove vengono relegati gli elementi che non rispettano il compito al quale sono stati assegnati.

Tuttavia una creatura è riuscita a scappare da questo limbo, nonostante i guardiani, poiché aiutata dall’esterno. Ormai vaga sulla Terra ed è compito di Dylan mettere insieme un task-force in grado di fermare l’evaso, che è composta da un demone reietto, un angelo caduto ed una strega.

Tutti personaggi di conoscenza di Dylan.

Narrazione e disegni

In questo numero è giusto fare una parentesi sulla copertina che è stata realizzata una coppia di nuovi disegnatori: i fratelli Gianluca e Raul Cestaro. I due si succederanno al mitico Gigi Cavenago che lascia la copertina per impegni oltreoceano. Lo ringraziamo sentitamente per il suo lavoro e per le sue copertine che, come fossero quadri, ci hanno fatto emozionare.

La storia, firmata da Paola Barbato, è molto intrigante e rispecchia un preciso spirito avventuriero, che lascia spazio alla fantasia del lettore nel ricreare e vivere le varie ambientazioni del fumetto. A suggellare questa collaborazione è Fabio Celoni, disegnatore di Dylan Dog 421, che riesce ad interpretare la narrativa della Barbato, realizzando tavole efficaci e suggestive.

Conclusioni

Quest’albo mi ha sorpreso. Arrivati a questo punto di Dylan ammetto che non sapevo cosa aspettarmi ed invece la coppia Barbato – Celoni è riuscita a darmi una nuova prospettiva. Mi è sinceramente piaciuto.

Dylan Dog 421 è un episodio che si legge con molta rapidità tuttavia non vuole essere banale, né tantomeno superficiale, anzi diventa molto profondo e la narrazione -punto a mio parere a favore- risulta solerte e dinamica.

Consiglierei vivamente di recuperarlo, e con l’occasione consiglio nuovamente il Dylan Dog Special uscito di recente.

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