Il Covid-19 ha cambiato le scelte di consumo di tante persone che hanno privilegiato beni di prima necessità e tagliato il superfluo, ma c’è una categoria che sfugge a questa regola, quella dei videogiochi.
Gli analisti del Centro studi di BGSaxo – partnership tra Banca Generali e Saxo Bank – hanno studiato questa fetta di mercato mostrando come nel bimestre marzo/aprile le vendite dei videogiochi negli Usa abbiano superato il fatturato degli anni precedenti e anche le aspettative di crescita per l’anno in corso sono buone.
D’altronde vi abbiamo spesso raccontato come il mercato dei videogiochi in Italia, anche se non con i numeri americani, sia in crescita e stia lentamente ma con costanza allargando il suo pubblico di appassionati.
E quando qualcosa va bene anche la finanza non tarda a muoversi come dimostra l’andamento delle quotazioni, con la performance dell’ETF VanEck Vectors Video Gaming and eSports in rialzo del 17% da inizio anno e con un tasso di nuove sottoscrizioni che negli ultimi mesi continua a crescere.
E Amazon sarà rimasta a guardare? Certo che no, e dopo Amazon Games e aver lanciato a maggio il primo titolo per PC, di recente la società ha annunciato pure il suo primo gioco online New World, che pare destinato a cambiare gli equilibri del settore.
Mai come in questi ultimi anni l’industria dei videogiochi è cresciuta, dimostrando innovazione, voglia di sperimentare e un pubblico pronto a cogliere le novità del mercato.
Ma non è tutto oro quel che luccica e se le grandi produzioni e publisher navigano in buone acque, spesso le realtà indipendenti sono in difficoltà, non disponendo dei mezzi e della forza per vincere la competizione con i colossi del mercato.
Ombre e luci di un mondo che dal di fuori continua ad abbagliarci con la sua brillantezza.