Nella collana di volumi a colori dedicati ai più celebri personaggi di via Buonarroti, non poteva mancare il ritratto del personaggio creato 45 anni fa da Sergio Bonelli: quello che più gli somiglia, l’antieroe per eccellenza, lo scavezzacollo Jerry Drake.
Sì, perché dove non arrivano gli altri aerei, arriva il piccolo Piper di Mister No. Il suo lavoro è accompagnare i turisti nei cieli del Brasile, fin nei più sperduti territori dell’immensa foresta amazzonica. Ma chi è veramente Mister No? E come ci è finito in quella che alcuni chiamano “l’ultima frontiera della civiltà”?
Lo scopriamo (e riscopriamo) con IO SONO MISTER NO, a cura di Luigi Mignacco, in fumetteria e in libreria dal 22 aprile. Il volume comprende il contributo “Un mondo di storie” di Luca Boschi. L’illustrazione di copertina è di Roberto Diso.
Trama
Dopo una turbolenta adolescenza passata tra le strade di New York e un viaggio che l’ha portato attraverso gli Stati Uniti fino in California, Jerry Drake si arruola nelle Tigri Volanti e combatte in Estremo Oriente, prima di prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale sul fronte del Pacifico e poi in Europa, dove viene ferito.
Pur essendo un soldato abile e coraggioso, lo spirito ribelle e a volte indisciplinato fanno sicuramente di lui un “eroe controvoglia”. Nella seconda metà del 1950, non riuscendo più ad ambientarsi nella società americana, Mister No lascia New York per l’Amazzonia, forse l’unica terra dove può trovare spazio uno spirito libero come lui.
Sempre pronto a schierarsi dalla parte dei più deboli, Mister No finisce spesso coinvolto in situazioni pericolose per cause indipendenti dalla sua volontà, anche se è lecito pensare che sia lui a cercarsi i guai, assecondando il proprio spirito generoso. È impulsivo e passionale, ma dietro la sua rabbia c’è sempre un principio morale: non accetta le ingiustizie del mondo, anche quando corrispondono alla “logica delle cose”. E la sua abitudine di dire “no” a ciò che non gli piace finisce per essere il leitmotiv di tante avventure.
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