Eccoci con la recensione di Beastars 2, adattamento anime, uscito su Netflix, del manga di Paru Itagaki edito da Weekly Shōnen Champion. Lo studio Orange Animation non solo conferma la bontà del lavoro fatto con la precedente stagione, ma alza ancora l’asticella e il risultato è un anime che si riconferma di grande qualità tecnica, oltre che per la piacevolezza della storia.
Trama
Ma veniamo a noi e parliamo di cosa succede in questi nuovi 12 episodi. La storia riprende esattamente alla fine della prima stagione. Siamo alla Cherryton Academy, una scuola nella quale convivono, non sempre facilmente, animali carnivori ed erbivori. Qui avevamo fatto la conoscenza di Legoshi, un grande lupo grigio che, nonostante l’aspetto, è un gigante dal cuore tenero, sempre pronto ad aiutare chi ha bisogno. Ma purtroppo un terribile omicidio aveva rotto il delicato equilibrio che si era cercato di costruire tra quelle mura.
In questa stagione Legoshi cerca quindi di mettere da parte i sentimenti per la coniglietta Haru e si impegna per scoprire chi sia stato ad uccidere Tem, l’alpaca suo amico del club di teatro. La rivelazione lo porterà a riflettere sulla natura dei carnivori, sull’importante dell’amicizia e su come la determinazione possa contrastare i più oscuri istinti che attanagliano in alcuni momenti anche la sua anima.
Stessi patimenti che sta affrontando anche il suo amico cervo Louis, che dopo i fatti della prima prima stagione decide di abbandonare la scuola per unirsi al gruppo yakuza della Shishigumi, in cerca di quella forza e determinazione per cambiare il mondo che ancora sente di non avere.
La crescita dei personaggi
In questi 12 episodi a farla da padrone sono le riflessioni, i momenti introspettivi che vedono in particolare protagonisti Legoshi e Luois: i due perseguono lo stesso obiettivo, creare un mondo dove la convivenza e la comprensione tra le specie sia possibile, ma per farlo hanno preso strade diverse.
Entrambi ricercano la solitudine come fosse l’unico modo per espiare i propri peccati, ma entrambi sono pieni d’amore e d’affetto, soprattutto l’uno verso l’altro. Ancora una volta i personaggi mostrano una profondità non usuale per uno shōnen e anche i personaggi sullo sfondo sono essenziali e restituiscono un respiro davvero corale a questa stagione.
L’animazione
Lo studio Orange Animation si fa di nuovo trovare più che preparato alla sfida con la CG e anche questa seconda stagione è realizzata davvero con il cuore. E riconferma che a volte sperimentare è la chiave giusta per arrivare al successo.
Ormai il manga è terminato, ma anche sapendo come andrà a finire, non vediamo l’ora che esca la nuova stagione!