Anche Panini Comics ha dovuto annunciare, a malincuore, tramite un post su Facebook (e sugli altri social), l’aumento dei prezzi per quanto riguarda alcuni dei loro fumetti.
Ma la rassicurazione ai lettori non tarda ad arrivare, la casa editrice infatti si è impegnata a comunicare che farà il possibile per contenere l’aumento.
Come mai un rincaro?
Purtroppo non è una diretta volontà di Panini l’aumento dei prezzi, ma la conseguenza di un problema che sta colpendo vari settori dell’editoria e non solo.
L’aumento del costo della carta infatti è un fattore che deriva dalla scarsità di cellulosa, quindi della materia prima alla basa della sua realizzazione. Questo è dovuto in parte ad una difficoltà di approvvigionamento negli ultimi anni (situazione Covid mondiale) così la domanda in continua crescita non si è potuta soddisfare. E questo ginepraio ha portato inesorabilmente ai risultati che conosciamo.
Effettivamente Panini non è la prima e non sarà l’ultima in Italia – abbiamo già visto i rincari di casa Sergio Bonelli Editore. Ma moltissime case editrici, piano piano, si stanno preparando ad alzare i prezzi.
Rincari, carta e costi
La difficoltà di approvvigionamento, l’aumento della domanda, quindi dei costi e di svariate spese che gli editori devono sostenere, porterà all’aumento complessivo dei prezzi del cartaceo, che si ripercuoterà sul consumatore finale, quindi i lettori. Ma è possibile quantificare questo rincaro?
In realtà da casa Panini non si sono sbottonati molto, anzi per niente. Il che non è detto sia un buon segno. Hanno scritto di voler contenere i costi anche se le previsioni di molti del settore prevedono un aumento significativo dei prezzi, proprio considerando la situazione mondiale cui stiamo assistendo.
Previsioni
I rincari saranno d’obbligo in molte realtà e la riflessione sorge naturale: cosa succederà? Probabilmente il mercato fumettistico si dovrà ripensare, soprattutto in determinate nazioni, in chiave digitale.
Già stiamo vedendo diverse realtà aperte a questa opzione e potrebbe essere la scelta migliore per non perdere lettori (avendo il digitale costi più contenuti), ma mantenendo un cartaceo facoltativo, sperando non diventi proibitivo e, quindi, solo per una élite ristretta.