Al Romics 2022 abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con lo staff di Astro Edizioni. Molto gentili e disponibili hanno risposto alle nostre domande in maniera professionale e cordiale.
Cos’è Astro Edizioni
Astro Edizioni è una casa editrice romana nata 7 anni fa, specializzata in fantasy, ma non solo. Gli autori intervistati sono Francesca Noto con la sua trilogia della tempesta; Massimiliano Peronti con il fantasy epico medievale “Omega” e Walter Vizzini con “Il sigillo di Prometeo” fantasy in prima persona ispirato a Dungeons and Dragon.
Faro di Luce
“Il faro di luce – spiega Francesca Noto – è un elemento importante. Lei è stata nella Astro Edizioni fin dall’inizio con Francesca Costantino, fondatrice della casa editrice, partendo con “Il segno della tempesta” urban fanstay di mitologia norrena”.
“Il faro per noi indica i valori. Noi autori speriamo di lasciare qualcosa: un messaggio positivo al lettore che possa dirgli altro oltre la storia. Crediamo molto in questa mission e ci fa non voler produrre solo libri per leggere ma libri capaci di dire altro”.
“È un percorso, tuttavia, difficile poiché la piccola editoria in Italia non è molto supportata ed infatti abbiamo faticato per arrivare il libreria, ma ora siamo distribuiti nazionalmente. Il lavoro c’è stato e ce ne sarà, ma teniamo duro”.
Gestione pandemica
Massimiliano si è occupato principalmente della strategia pandemica che hanno adottato per cercare di sopravvivere.
“Abbiamo lavorato sul rapporto che si era creato fra la boss, come la chiamiamo noi, e gli autori più rodati. Abbiamo fatto attività di editing, copertine e quant’altro abbassando drasticamente le spese. D’altro canto abbiamo pubblicato quasi solo esclusivamente titoli di autori che provenivano da altre case editrici o comunque da autori interni che aveva già fatto qualcosa che era andata bene”.
“Investimenti più sicuri, senza smettere di fare scouting con autori esordienti da pubblicare quando il tutto si sarebbe allentato, come nel caso di Walter”.
Walter è entrato nel pieno periodo covid.
“Astro Edizioni mi ha dato la possibilità di vederlo alle stampe dopo un ottimo lavoro di editing fatto da Francesca. Mi son trovato bene. Il libro è figlio di 15 anni di Master di DungeonandDragons in cui mi scrivevo le storie da solo e questa è stata un importante palestra di scrittura”.
L’importanza dell’editing
Risponde Francesca: “Per Astro Edizioni è importantissimo riuscire ad arrivare ad un prodotto che poi va alle stampe il più limato possibile. Cerchiamo di dare il meglio perché ci mettiamo la faccia”.
“Quel libro andrà in mano a qualcuno che se vede che è fatto male, raffazzonato e con errori, non lo ricomprerà. Cerchiamo di dare il meglio perché questo ci consentirà di avere un ritorno. Noi andiamo soprattutto per passaparola“.
“Curiamo molto anche la parte grafica e molti accorgimenti che fanno la differenza e che rendono il prodotto professionale e serio”.
L’importanza della fiera
A rispondere alle nostre domande questa volta è Massimiliano: “Puntiamo molto sulla fidelizzazione diretta: consigli e comunicazione con i lettori. È molto bello il contatto umano che si genera in fiera e, sotto quell’aspetto, il covid ci ha fatto molto male, anche emotivamente”.
“A prescindere se si venda o meno, per noi autori, parlare in fiera è sempre molto prolifico ed è una componente che nella vendita online si perde”.
“Online fanno differenze Seo, investimenti e altri accorgimenti. Ovvio che sul web molte case editrici vendono numeri impensabili per noi, ma in fiera con qualche stand accanto le cose cambiano“.
“La questione è anche che, a proposito del faro, i nostri libri hanno sempre una seconda chiave di lettura e parlando di persona un minimo di “di là” si può dare e quindi interessare di più”.
Perché scrivete fantasy?
A risponderci è Massimiliano: “Ero all’università durante fisica e avevo bisogno di staccare, così ho iniziato a scrivere le prime pagine del romanzo. Anch’io giocavo ai giochi di ruolo. Scrivere non è uno stacco dalla realtà, ma una connessione fra quello che c’è fuori e il mondo che uno ha dentro”.
Walter: “Per me è stata una scelta obbligata. Il fantasy ha scelto mefin da ragazzino. Cresciuto con cinema e cultura fantasy quando ancora non esisteva la parola “nerd”, la normale conseguenza era quella. Dopo l’esperienza di D&D questo libro è rimasto latente fino ad ora”.
Francesca: “Sono cresciuta a pane e fantasy, per scappare dalla realtà che non mi piaceva o trovare storie in grado di ispirarmi. Quando poi ho iniziato a scrivere è stato naturale il genere fantasy. Ho scritto anche altro, ma con il fantasy si può dire molto essendo allegorico; potendo così veicolare messaggi reali in mondi fantastici”.