Il Covid-19 ci porta via un altro pezzo di storia, ieri è morto il maestro Detto Mariano, un uomo che non si riesce a descrivere solo a parole: era un compositore, arrangiatore, paroliere, pianista, produttore discografico ed editore musicale italiano, un artista poliedrico e uno sperimentatore.
Comincia la sua carriera come pianista e arrangiatore di Adriano Celentano ne I Ribelli (“Sei rimasta sola” è il primo grande successo di cui è arrangiatore). Scrive poi le musiche de “L’immensità” ed è lui l’arrangiatore di “Mi ritorni in mente”, “Acqua azzurra acqua chiara” e di altre canzoni di Lucio Battisti. Negli anni Sessanta arrangia “Zingara” di Iva Zanicchi, “Tutta mia la città” dell’Equipe 84 e “Nel sole” di Albano.
Nel 2006 riceve il Leone d’oro alla carriera per le colonne sonore di film indimenticabili della commedia all’italiana anni Settanta/Ottanta quali “Il bisbetico domato”, “Mia moglie è una strega”, “Qua la mano”, “Spaghetti a mezzanotte”, “Acapulco prima spiaggia a sinistra”, “Grandi magazzini” e “Il ragazzo di campagna”.
E in quanto musicista a tutto tondo aveva composto anche tante colonne sonore di cartoni animati tra i quali Mazinga, Temple e Tam Tam, Judo Boy, Gundam, Astroganga, Piccola Lulu, I bon bon di Lilly e due sigle per Cristina D’Avena.