A poco meno di un mese dall’uscita, Netflix ha rilasciato il primo trailer ufficiale della stagione 2 di Squid Game, anticipando nuovi giochi mortali e conflitti tra personaggi principali. Il protagonista Seong Gi-hun (interpretato da Lee Jung-jae) torna con una missione: porre fine al sistema che gestisce il perverso gioco di sopravvivenza. Il breve video mostra tensioni crescenti e nuove dinamiche tra i partecipanti, oltre a un enigma centrale legato al Front Man, la figura che orchestra la competizione.

Trailer, cast e data di uscita di Squid Game – Stagione 2

La nuova stagione riprende tre anni dopo la vittoria di Gi-hun nello Squid Game. Il protagonista, invece di partire per gli Stati Uniti, sceglie di restare in Corea del Sud. Con un nuovo obiettivo, decide di partecipare ancora una volta al gioco mortale, affrontando un mix di vecchi avversari e nuovi concorrenti. La posta in palio rimane altissima: il premio di 45,6 miliardi di won è solo una delle motivazioni per i partecipanti, che giocano per la propria sopravvivenza.

La serie vede il ritorno di Lee Jung-jae e Lee Byung-hun, nei rispettivi ruoli di Seong Gi-hun e Front Man. Tra i volti già noti, ci sono anche Gong Yoo e Wi Ha-jun. Il cast si arricchisce di nuovi attori, tra cui Yim Si-wan, Kang Ha-neul, Park Gyu-young e Choi Seung-hyun. I personaggi inediti promettono di ampliare l’universo narrativo e introdurre ulteriori sfide ai partecipanti del gioco.

La prima stagione, uscita nel 2021, ha battuto ogni record su Netflix, totalizzando oltre 1,65 miliardi di ore di visione in meno di un mese. La serie è stata lodata per il suo ritratto spietato delle disuguaglianze sociali e per l’originale uso dei giochi d’infanzia in un contesto distopico. Squid Game è diventato rapidamente un fenomeno globale, influenzando moda, musica e dibattiti sociali.

La seconda stagione di Squid Game sarà disponibile in esclusiva su Netflix dal 26 dicembre 2024.

Un ospedale romano inventò una malattia, la Sindrome K, per ingannare i nazisti e salvare ebrei in fuga. Questa straordinaria vicenda ispira ora un progetto crossmediale, tra graphic novel e cinema, che mira a far conoscere un episodio semisconosciuto della Resistenza italiana.

Un progetto crossmediale per raccontare la Sindrome K

La Sindrome K è una storia vera che mescola astuzia e coraggio. Nel 1943, durante il rastrellamento del Ghetto di Roma, il primario Giovanni Borromeo dell’Ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina creò una falsa epidemia per nascondere ebrei in fuga. Con l’aiuto del suo staff, elaborò analisi e dossier medici fasulli, convincendo le forze naziste che i pazienti fossero affetti da una nuova forma di tubercolosi, altamente contagiosa e mortale. Questo inganno, una vera e propria fake news a fin di bene, salvò la vita di almeno 106 persone nel 1943.

La storia di Sindrome K sta ora prendendo forma come graphic novel, scritto da Luca Blengino e David Goy, con i disegni curati da Alberto Pagliaro. Pubblicato da Éditions Glénat, uscirà in Francia nel 2026. Parallelamente, Blengino ha sviluppato un soggetto cinematografico, già in lavorazione con Paco Cinematografica, casa di produzione italiana nota per adattamenti tratti da storie vere.

The Orangery, l’incubatore creativo di AranciaStudio, ha curato lo sviluppo dell’intero progetto. Il suo approccio, che punta a opere declinabili su media diversi, mira a coinvolgere un pubblico ampio e globale.

 “L’incredibile pagina storica su cui si basa il soggetto è stata resa ancora più cinematografica dalla scrittura avvincente, dettagliata e sorprendentemente pop di Luca Blengino, autore che arriva da un mondo, quello del fumetto, a cui ci siamo avvicinati grazie allo splendido graphic novel di Napoli-New York realizzato da Arancia Studio”, ha commentato il produttore Arturo Paglia, CEO di Paco Cinematografica.

La Motor Valley italiana fa da cornice a Il capo perfetto, la nuova serie Netflix le cui riprese sono cominciate proprio in questi giorni. La produzione si ispira all’omonima commedia spagnola di Fernando León de Aranoa e vede Luca Zingaretti nel ruolo del protagonista.

Le riprese della serie, composta da sei episodi, sono iniziate a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. Dopo il primo ciak, la troupe si sposterà a Modena, Sassuolo e nei dintorni. La produzione è affidata a Cattleya, parte di ITV Studios, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e della sua Film Commission.

Cosa c’è da sapere su Il Capo Perfetto: trama e cast

Il protagonista, Giulio Zagni, interpretato da Luca Zingaretti, è il carismatico proprietario di un’azienda di volanti. Considerato una figura impeccabile sia sul lavoro sia in famiglia, Giulio è abituato a risolvere ogni problema a qualsiasi costo. Tuttavia, una serie di imprevisti sconvolge il delicato equilibrio della sua vita, portando a situazioni tragicomiche.

Il racconto promette una combinazione di umorismo e riflessione sul potere, i rapporti umani e le dinamiche di una comunità industriale. La trama si sviluppa tra colpi di scena e momenti di genio, mostrando il lato umano e le contraddizioni di un leader apparentemente perfetto.

Il cast include, oltre al già citato Zingaretti, attori come Francesco Colella, Giovanni Esposito, Alessia Giuliani e Carmine Buschini. Alla sceneggiatura lavorano Davide Lantieri, Michele Pellegrini, Marco Pettenello, Serena Patrignanelli e Virginia Virilli. I registi Roan Johnson e Niccolò Falsetti dirigono rispettivamente i primi tre e gli ultimi tre episodi.

La serie si basa sul film El Buen Patrón di Fernando León de Aranoa, che ha collaborato anche alla scrittura del soggetto. Al momento Il Capo Perfetto non ha ancora una data di uscita annunciata, ma sappiamo che questa sarà composta da un totale di 6 episodi su Netflix.