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Nintendo batte Xbox e PlayStation, ha venduto più console

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La storia di Nintendo, lo sappiamo, è un susseguirsi di successi commerciali con qualche scivolone ogni tanto. Qualcuno ha provato a quantificare il successo della Grande N paragonando ne i risultati a quelli conseguiti da PlayStation e Xbox. Si tratta del sito Safe Betting Sites che ha messo uno accanto all’altro i dati di vendita di ogni console prodotta dalle tre maggiori aziende impegnate attualmente nel mondo delle macchine da gioco.

Ci sembra giusto precisare subito che i dati non servono a fare un confronto diretto sul successo dell’una o dell’altra azienda. Semmai, vanno presi come spunto di riflessione. Mancano infatti diversi elementi fondamentali per giungere ad una analisi esaustiva. Non vengono tenuti in considerazione, ad esempio, gli ‘scontri generazionali’ o il numero di competitor in un determinato momento.

Il compito di fare i dovuti distinguo spetta a noi che ci teniamo a ricordare come Nintendo abbia esordito nel mondo videoludico nel 1983, PlayStation nel 1994 e Xbox solo nel 2001. L’anzianità e il numero di console prodotte influisce ovviamente sul risultato finale.

Andiamo dunque a vedere i dati nel dettaglio. La casa di Super Mario, dal 1983 ad oggi ha venduto quasi 740 milioni di console. Il contributo principale a questo successo è arrivato dalle console portatili, campo in cui PlayStation ha osato poco e dove Xbox non si è mai avventurata. Il DS risulta essere il pezzo forte della classifica con 154 milioni di esemplari. Si tratta anche della handled console più venduta di sempre.

Il successo nel campo portatile è testimoniato, allo stesso modo, anche dal secondo posto in classifica. Il GameBoy mette sul piatto quasi 120 milioni di unità. Console iconica ha definito una generazione tra gli anni ’80 e ’90. Terzo posto, con poco più di 101 milioni di console, la sottovalutata Wii. L’attuale Switch? 62 milioni di esemplari, poco sopra il NES.

Spostandoci sul versante PlayStation la situazione risulta essere leggermente diversa. Il computo totale ci dice che le macchine Sony arrivano ad appena 540 milioni di esemplari. Bisogna sempre però tener conto che, in campo videoludico, l’esordio è arrivato solo nel ’94, 11 anni dopo Nintendo. Inoltre, il numero di modelli prodotti è quasi dimezzato rispetto ai rivali ed ex alleati. Cinque console per Sony, nove per la Grande N.

Anche nel caso di Sony, tre console hanno superato la soglia dei 100 milioni di unità vendute. PlayStation 2 si trova al primo posto assoluto con 157 milioni di esemplari e si prende anche la corona di console più venduta di sempre. Segue, subito dopo PlayStation 4 che sfonda la soglia dei 110 milioni. Ancora dietro, la prima PlayStation poco sopra i 100 milioni.

Ancora diverso il caso di Xbox. Il numero di console vendute da Microsoft fino ad adesso è pari a 158 milioni. Per raggiungere una cifra simile, Redmond ha dovuto attendere ben 3 generazioni mentre lo stesso risultato Sony e Nintendo lo hanno raggiunto con una console a testa. Curioso notare anche come metà del lavoro in casa Microsoft sia stato svolto da Xbox 360. La seconda generazione di Xbox ha raggiunto quota 86 milioni, poco sotto alla diretta concorrente di quella generazione: PlayStation 3.

Microsoft, comunque, merita una certa comprensione. Si tratta dell’ultima arrivata in un campo che, già da anni, era terreno di scontro per gli altri due colossi. Nel corso degli ultimi 19 anni, sono state prodotte 3 generazioni di console e nessuna handled. Inoltre il suo esordio a fine 2001 non poteva coincidere con un momento peggiore. Nel mercato delle home-console c’erano già Playstation 2 (che poi avrebbe dominato), Nintendo Game Cube (che a causa dei solo 7 milioni di esemplari venduti non è stata aggiunta nel computo) e Sega Dreamcast (9 milioni venduti).

Microsoft si è trovata dunque a combattere una guerra impari contro un totale di tre colossi già da tempo affermatisi nell’industria. Inoltre, il prezzo a cui Xbox era venduta, 299 Dollari, era certamente meno competitivo rispetto a Nintendo e Sega, 199 Dollari l’una. Per quanto riguarda la rivalità con Sony, invece, i giapponesi erano presenti in territorio USA da circa un anno. Mentre il prezzo al lancio di una PS2 era identico a quello di una Xbox, a inizio 2002 Sony si potè permettere di abbassare la cifra di 100 dollari allineandola ai prodotti dei connazionali.

La diffidenza dei mercati esteri nei confronti di Xbox fece il resto. Esistevano già altre console con le quali giocare. Nel sentire comune, Microsoft era sinonimo di produttività, non di svago. Xbox arrestò la sua corsa sui 25 milioni di unità vendute in tutto. L’attuale generazione, Xbox One, è purtroppo ferma a quota 46 milioni circa. Meno della metà dei 110 milioni della concorrente PlayStation 4.

Certo, ricordiamo ancora una volta che i numeri, se letti acriticamente, possono suggerire ben poco. Presi però in considerazione tenendo conto dei retroscena storici, dei contesti socioculturali e della storia di ognuna delle compagnie prese in esame, diventa interessante provare a ricostruire chi è andato meglio, facendo cosa, in quale momento e in rapporto a quale competitor.

E voi, avete una di queste console a casa? C’è anche quella che vi ha iniziato alla carriera da gamer?

Se dovesse succedermi qualcosa, cancellate la mia cronologia.

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Videogiochi: quanta energia consumano le console? 

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In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente. 

Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta. 

I consumi delle console

È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!). 

Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.

Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia

L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:

  1. Premere il pulsante Xbox sul controller della console
  2. Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema 
  3. Andare nell’area che riguarda le Impostazioni 
  4. In seguito premere sul tasto Generali
  5. Optare per l’opzione Risparmio Energia
  6. Infine selezionare l’opzione Arresta 

Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore

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Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?

Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:

  • Gioco dell’Anno: Elden Ring
  • Miglior Game Direction: Elden Ring
  • Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
  • Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
  • Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
  • Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
  • Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
  • Games for Impact: As Dusk Falls
  • Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
  • Miglior VR/AR: Moss Book II
  • Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
  • Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
  • Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
  • Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
  • Miglior Picchiaduro: Multiversus
  • Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
  • Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
  • Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
  • Miglior Indie: Stray
  • Miglior Gioco Mobile: Marvel Snap
  • Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
  • Miglior Sports/Racing: Gran Turismo 7
  • Miglior Multiplayer: Splatoon 3
  • Miglior Indie di Debutto: Stray
  • Miglior Adattamento: Arcane League of Legends
  • Players Voice: Genshin Impact
  • Content Creator dell’Anno: Nibellion
  • Miglior Esports Game: Valorant
  • Miglior Esports Athlete: Jacob Yay Whiteaker
  • Miglior Esports Team: Loud
  • Miglior Esports Coach: Matheus “bzkA” Tarasconi (LOUD, Valorant)
  • Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022

Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre Go d of War Ragnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.

I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.

I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.

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